Operazione racconto. Episodio pilota
Tommy aprì gli occhi. Attorno a lui petardi. Petardi a perdita d'occhio. E in mezzo ai petardi, un fagiolo. Tommy era affamato, ma era anche molto astuto. Aveva subito capito che si trattava di una trappola. In una simile polveriera, anche il piccolo stimolo intestinale procurato da un singolo fagiolo avrebbe potuto scatenare una catastrofe. Quale mente malata avrebbe mai potuto concepire una cosa simile? Il solo pensiero lo atterriva. Lentamente cominciò a muoversi nella penombra della stanza alla ricerca di una via d'uscita. Improvvisamente un sussulto ed il cuore in gola. Pietrificato dal terrore e con le lacrime agli occhi, sollevò con cautela il piede tremante. Falso allarme: un petofono sul pavimento. Maledizione! Com'è possibile? Perchè? E' un incubo. Non c'è altra spiegazione. Tommy deglutì interrogandosi sul da farsi. Il fagiolo aveva l'aria invitante. Tentatrice. A piccoli passi tentennanti si stava avvicinando al legume. Poi, dietro ad un muro di tric e trac, la curiosa visione. Una poltrona con un solo bracciolo, e con la seduta lievemente ribassata verso un lato. Su di essa giaceva un uomo. Caratteristica e inconfondibile postura inclinata. Una gambetta bruna lievemente rialzata. Era carbonizzato. Ma palesemente sorridente. Un attimo di soddisfazione smisurata aveva accarezzato quel volto. Una carezza beffarda, da cui l'uomo carbonizzato sembrava aver tratto il massimo piacere. Incredibile. Istintivamente Tommy percepì un moto di simpatia per l'uomo che aveva di fronte. Era libero. Definitivamente libero da quella trappola. Felice e fiero del proprio operato. Aveva trovato la sua soluzione al problema.
La soluzione ad un problema potrebbe sembrare qualcosa di scientifico. Di matematico. Di oggettivo e misurabile. Eppure un uomo carbonizzato in una curiosa posizione plastica si immola martire e involontariamente dimostra il valore della sua soluzione personale. E' un monumento inconsapevole. Fulgido e croccante.
...continua...
La soluzione ad un problema potrebbe sembrare qualcosa di scientifico. Di matematico. Di oggettivo e misurabile. Eppure un uomo carbonizzato in una curiosa posizione plastica si immola martire e involontariamente dimostra il valore della sua soluzione personale. E' un monumento inconsapevole. Fulgido e croccante.
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3 Comments:
Complimenti, l'atmosfera di tensione è creata ad arte con un sapiente uso della parola scritta. Nella scena del petofono ho fatto un balzo sulla sedia. Spero tanto di leggere il seguito.
By Anonimo, at 10:48 AM
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
By Caña Team, at 5:21 PM
E' spettacolare !!!
By Caña Team, at 5:22 PM
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