Quante stelle vedi?
Ti ricordi le serate al mare di quando eri adolescente? Quelle serate in cui evitavi con cura maniacale il letto. Fuori tutta la notte con gli amici. E quando non c'era più niente da fare? Spiaggia. L'impagabile bivacco notturno sulla sabbia. Un momento che neanche Mastercard osa citare.
Sono sicuro che durante almeno una di quelle serate tu abbia alzato gli occhi e ti sia soffermato sul cielo stellato.
Pensare a voce alta: Cazzo. Non mi ero mai accorto che ci fossero così tante stelle nel cielo.
E tutti gli amici a commentare: E' vero. Cazzo. Minchia. Porco due. Un rutto. Poi pian piano silenzio. Tutti a fissare il cielo.
A casa le stelle mi sembravano di meno.
No. E' impossibile: il cielo non può indossare più o meno stelle a seconda di dove ti trovi. Chi cazzo ti credi di essere?!
Quel che cambia è la luce. In spiaggia, che è più buio, vedi più stelle. Lo stesso cielo lo vedi in modo diverso.
Qui a Tehran io inizio a provare la stessa sensazione. Mi soffermo su quel che faccio, su come trascorro le giornate e il tempo libero.
Lo scorso weekend ad esempio sono stato invitato ad una festa da due miei amici inglesi. Una piccola festa in casa: bibite, tramezzini, musica, una bottiglia di vodka e una bottiglia di birra.
Mi sono aggirato per casa attaccando bottone con chi capitava: uomini, donne, giovani, vecchi... chiunque. Giusto per stare in compagnia. Scherzando con una bella ragazza ho ricevuto uno di quei sorrisi così calorosi che subito dopo pagheresti per riceverne un altro. Hai presente?
A fine serata ero felice. Soddisfatto della bella serata.
In Italia le serate mi sembravano meno intense.
No. E' impossibile. Alla fine a 'sta serata non è successo niente di speciale. Alle feste italiane c'è più roba. C'è più gente. Ci sono più argomenti in comune. Si parla italiano.
Mi viene il sospetto che anche in questo caso ciò che cambia sia semplicemente la luce. Quando attorno a me vedo sfarzoso divertimento, ci provo anche io, nella speranza che sia tanto bello quanto appare. Ma non son mai stato portato per 'ste cose. Sono affetto da una forma di bulimia da divertimento: nello slancio esagerato alla ricerca del divertimento faccio mille puttanate, trascurando i dettagli più delicati, quelli che vengono soffocati da luci, colori, suoni ed effetti speciali.
Ora capisco il significato di quelle notti passate in spiaggia con gli amici. L'ho sempre detto che sono troppo cazzone per imparare le cose al momento giusto.
Per aiutarti in quest'impresa, caro Roberto tornato in Italia, ti lascio questo messaggio. Vedi di non essere troppo cazzone...
Cordiali Saluti
Roberto a Tehran
5 Comments:
Tu sei un poeta... cazzone.. ma poeta
Ziogobi
By Anonimo, at 10:38 AM
Lo prenderò come un complimento... cazzone... ma compimento!
E' successo anche a te in Kosovo? :-P
By Roberto, at 12:35 PM
Un salutooooooooooooooo!!!
Vedi di non farti prendere sotto da qualche auto pazza!! XD
By Anonimo, at 10:12 PM
Bravo Roby, molto bello! Ale sanna
By Anonimo, at 10:53 PM
la tua novella è molto carina....propone interessanti spunti di riflessione...ciao! da mariangela di chiavari.
By mariangela, at 1:12 PM
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