Un poeta con in culo una cometa
A volte la porta di casa mia non cigola, ma cinguetta, e la comodità dell’ascensore mi emoziona.
Altre volte la porta di casa mia non cigola, ma si lamenta, e l’ascensore mi imprigiona e trascina lontano dal letto.
Gli stessi luoghi possono avere colori diversi. Chiari o scuri. Sorrisi o denti digrignati.
L’ilarità di una scoreggia è una possibile chiave per volare verso l’universo dei sorrisi.
Lo scoramento di un peto vestito può trascinare nel mondo dei denti digrignati.
Percepisco un impulso profondo, spingo e aziono la roulette russa.
Chissà come sarebbe la vita senza culo.
0 Comments:
Posta un commento
<< Home