Sugli assegni giganti
Ieri sera ho visto in TV un concorso a premi. Una roba inglese in cui si vince uno di quegli assegni giganti. Il vincitore era tutto contento con il suo assegnone in mano.
Tra me e me pensavo: Beato lui! Vorrei essere al suo posto!
Poi però ho immaginato di essere veramente al suo posto.
Ho immaginato di uscire dallo studio in cui tutti mi applaudivano e di trovarmi in strada, con il mio assegno gigante in mano.
Speriamo che nessun malvivente mi noti.
Col cazzo! Andare per strada con un assegno simile è come essere un pesce che scoreggia: non si può non notare!
Tutti che ti fissano, e tu li, come uno stronzo, che ti fai strada con la tua vela di carta in mano. Permesso. Scusi. Permesso. Pardon.
Ma se lo piego, 'sto assegno sarà ancora valido? Boh. Meglio non rischiare...
Taxi. Taxi...
I taxi non si fermano: ti deridono, ti scartano e proseguono oltre. Bastardi!
Intanto le persone ti guardano, ti indicano, si danno di gomito. Che tortura.
Fino a casa a piedi. E quando dico fino a casa, intendo proprio fino a casa nel senso più esteso del termine: l'assegno non entra nell'ascensore. A stento entra dalla porta d'ingresso.
Mentre l'assegno si trova al sicuro tra le mura domestiche, giro la città alla ricerca di un portafogli da 6 metri quadrati. Tutti i negozianti mi guardano come se fossi stronzo. Cazzo, se cerco un portafogli così ci sarà pur una ragione, no?
Che se ne vadano tutti a fare in culo: dopo tre giorni finalmente posso uscire di casa con il mio portafoglio gigante in tasca: un pellettiere me ne ha confezionato uno su misura. Mi è costato poco meno del valore nominale dell'assegno, ma ne è valsa sicuramente la pena!
Il portafoglio sbuca un po' dalla tasca. A dirla tutta supera abbondantemente la mia testa. E' fissato alla schiena con due bretelle, come uno zaino. Per renderlo un po' più verosimile l'ho abbinato con un cellulare alto 3 metri. Boh, mi sembra che lo stratagemma funzioni abbastanza.
Senza particolari problemi raggiungo la banca. E' stata più facile di quanto credessi.
Apro il portafoglio e sporgo l'assegno.
Cazzo: non passa dalla feritoia dello sportello. Il cassiere mi guarda attonito. Io sdrammatizzo fingendo di spedire un SMS dal mio cellulare gigante. Madonna quanto pesa. E' impossibile fare il disinvolto. Crollo e confesso: è un assegno gigante, e vorrei incassarlo.
Il cassiere sorride e mi indica l'ultimo sportello: Titoli di credito giganti
Mi avvicino incredulo. Felice. A stento trattengo l'emozione.
Saluto il cassiere e porgo l'assegno gigante attraverso l'apposita feritoia.
Il cassiere lo riceve, lo registra e finalmente prepara il contante.
Apre un cassetto gigante.
Ommerda
Ne estrae banconote giganti e monete grandi come ruote di autobus.
Porca di quella puttana maledetta, ma 'sti assegni giganti a che cazzo servono?
3 Comments:
Questo post è dedicato a Ime, fedele lettore che mi ha rimproverato (a ragione) di scrivere troppo raramente sul blog.
By Roberto, at 11:31 PM
Mi presti una monetona? Vorrei prendere una pepsi al distributorone automatico. Serve bibite al barile da 42 galloni.
By Paolo68123, at 11:29 AM
Cazzo sei un fottuto genio,non ho parole...anche perche' sto ancora ridendo.oh roba he non sfigurerebbe in uno dei migliori allen cazzo!
By BatiX, at 11:33 PM
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