L'auto che non c'è
Che bella la 500. La mitica auto del boom economico italiano. Quanti ricordi. Che emozione. Un grande classico che dopo tanti anni si rinnova.
Inutile negarlo: appartiene al nostro bagaglio culturale, alla nostra storia, alla nostra cultura. Come suggerisce la pubblicità, è proprio un'auto che appartiene a tutti noi.
Come potrei dimenticare la mia infanzia accompagnata dalle mille barzellette in cui si parlava della 500, emblema dell'auto più cool, contrapposta alla Ferrari, che all'epoca evidentemente non doveva essere affatto cool. Hahaha quante risate! Che burle! Che celie! Hihihi.
E come potrei dimenicare la credenza dell'epoca secondo cui vedere una 500 gialla portava una estrema fortuna. Lo stuolo di amici generosi che se la passavano l'uno con l'altro. Che altruismo! Che bontà commovente!
Ricordo anche alcuni miei compagni di scuola che si vergognavano di avere una mercedes e allora dicevano che quella era la macchina da tutti i giorni, mentre in garage conservavano una fiammante 500. Eh, magari... certo... gli sarebbe piaciuto! Hehehe.
Che auto mitica! Finalmente l'atteso restyling. Strano che in passato non abbiano mai pensato di presentarne una riedizione. Chessò, magari a cavallo tra gli anni 80 e gli anni 90. Sarebbe sicuramente stata un successo. Un'auto bellissima impressa nella memoria di tutti noi. Non avrebbe potuto essere altrimenti: in fondo la 500 appartiene al nostro bagaglio culturale, alla nostra storia, alla nostra cultura. Come suggerisce la pubblicità, è proprio un'auto che appartiene a tutti noi.
I fatti sono stupidi (F. Nietzsche).
L'unica cosa davvero importante è la loro interpretazione: ciò che si descrive, ciò che si romanza, ciò che si ricorda e ciò che si tralascia.
Inutile negarlo: appartiene al nostro bagaglio culturale, alla nostra storia, alla nostra cultura. Come suggerisce la pubblicità, è proprio un'auto che appartiene a tutti noi.
Come potrei dimenticare la mia infanzia accompagnata dalle mille barzellette in cui si parlava della 500, emblema dell'auto più cool, contrapposta alla Ferrari, che all'epoca evidentemente non doveva essere affatto cool. Hahaha quante risate! Che burle! Che celie! Hihihi.
E come potrei dimenicare la credenza dell'epoca secondo cui vedere una 500 gialla portava una estrema fortuna. Lo stuolo di amici generosi che se la passavano l'uno con l'altro. Che altruismo! Che bontà commovente!
Ricordo anche alcuni miei compagni di scuola che si vergognavano di avere una mercedes e allora dicevano che quella era la macchina da tutti i giorni, mentre in garage conservavano una fiammante 500. Eh, magari... certo... gli sarebbe piaciuto! Hehehe.
Che auto mitica! Finalmente l'atteso restyling. Strano che in passato non abbiano mai pensato di presentarne una riedizione. Chessò, magari a cavallo tra gli anni 80 e gli anni 90. Sarebbe sicuramente stata un successo. Un'auto bellissima impressa nella memoria di tutti noi. Non avrebbe potuto essere altrimenti: in fondo la 500 appartiene al nostro bagaglio culturale, alla nostra storia, alla nostra cultura. Come suggerisce la pubblicità, è proprio un'auto che appartiene a tutti noi.
I fatti sono stupidi (F. Nietzsche).
L'unica cosa davvero importante è la loro interpretazione: ciò che si descrive, ciò che si romanza, ciò che si ricorda e ciò che si tralascia.
3 Comments:
Ci tengo a precisare che l'immagine che accompagna questo post l'ho fatta io con le mie manine sante ed un mac altrettanto santo: se non si fosse capito ne sono molto orgoglioso :-)
By Roberto, at 2:54 PM
Non avevo nessun dubbio sull'identità dell'artista. chissà come mai...
:-)
ste
By Anonimo, at 9:42 AM
So che sarò la solita voce fuori dal coro, ma.. a me la 500 non è mai piaciuta.. non l'ho mai trovata comoda, ne tantomeno cool.. certo avrà motorizzato l'italia e molti la rimpiangono perchè gli ricorda la gioventù... è stato il fondamentale mezzo di trasporto per molti, d'altronde o così o ... ma rimpiangerla mi sembra eccessivo!
By Anonimo, at 2:47 PM
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