Cisterna

18 dicembre 2007

Buone Feste

Palla di neve NataliziaIl Natale è una certezza. Festa cristiana che racchiude il concetto buddista della ciclicità del tempo: tutto si ripete, uguale a se stesso, rispettando scrupolosamente capisaldi e cerimonie varie, ufficiali ed ufficiose. Affascinante.
Il perpetrarsi della ciclica tradizione però non è casuale: è dovuto al meticoloso lavoro di varie figure che animano il Natale ed operano all'ombra del noto Babbo Natale. No. Non sto parlando di folletti e stronzate simili, sto parlando di una serie di persone che tanto apportano all'atmosfera natalizia, e a torto spesso dimenticate. Cito di seguito le principali categorie:

I falsi parchi
Ovvero quelle persone che aprono il mio periodo natalizio con la classica richiesta: Per piacere, quest'anno non scambiamoci regali. Davvero.
Guai. Guai ad accettare: se accetto, alla fine il falso parco si presenterà con un regalo. Fisso. Ma no, è solo un pensiero, una robetta da niente...
E io intanto a mani vuote, che magari mi avrebbe fatto piacere fargli un regalo, ma su specifica richiesta ho desistito. Che situazione del cazzo! Mi sento fuoriluogo come se fossi assaltato da un'orda di hoolingans mentre sto cagando tranquillo.
Come dovrei reagire? Io elimino il problema alla radice: non accetto mai simili proposte. Vaffanculo, che sia qualcun'altro ad essere assaltato dagli hooligans metre sta cagando!

I ridestati
Ovvero quelle persone che mi chiamano in questo periodo con una necessità impellente di vedermi prima di Natale, e che durante l'anno si saranno fatte vive si e no due volte. Non mi hanno cagato per un anno.
Da cosa nasce questa necessità improvvisa di incontrarci assolutamente prima di Natale?!
Boh. Non capisco, ma mi adatto. In fondo meglio essere cagato per un giorno all'anno che non essere cagato mai. Credo.

I riciclisti
Usano metodologie raffinate e complesse per compiere la disperata impresa natalizia del riciclaggio dei regali.
Spesso mi chiedo come facciano: non è semplice né dal punto di vista organizzativo (organizzare gli incontri sincornizzati per consentire il riciclo), né dal punto di vista umano (recitare all'atto della consegna, e talvolta persistere per anni, magari negando l'evidenza). Io li immagino intenti a pianificare e organizzare la cosa già da giugno, con schemi formati da nomi di amici, collegamenti variopinti per indicare scambi, possibli interazioni, scambi passati, problematiche varie. E poi un grande specchio, una telecamera, un pacco regalo ed un blocco note: il necessario per migliorare la recitazione. Credo che i più precisi si avvalgano anche della consulenza di noti attori. Come faranno? Dove terranno tutta questa attrezzatura? Avranno una stanza segreta? Probabilmente sono una setta, non vedo altre spiegazioni plausibili!

Gli ecologisti creativi
Lo smaltimento dei rifiuti è un problema. La raccolta differenziata è spesso difficoltosa. Individuare la tipologia corretta di rifiuto è talvolta impossibile. Per questo gli ecologisti creativi hanno trovato una soluzione molto originale: il cartello IDEA REGALO, sapientemente affisso su cassonetti opportunamente addobbati. Nei casi più disperati i cassonetti vengono poi raccolti in un piazzale denominato MERCATINO DI NATALE, e magicamente l'immondizia viene smaltita. Geniale. Natalizio e geniale.

I wannabe artisti natalizi
A Natale siamo tutti più buoni. Meglio disposti nei confronti del prossimo. Ma certi wannabe artisti a Natale ne approfittano davvero troppo! Sono anni che vedo sempre le stesse puttanate: palle di vetro rosse, palle rosse raffiguranti Babbo Natale, Babbi Natale rossi racchiusi in palle di vetro, Babbi Natale di vetro con le palle rosse... basta!

I fanatici degli addobbi
Tripudi di lucine. Capanne luminose. Stelle. Flash intermittenti. Alberi secolari addobbati. E l'immancabile ed originalissimo Babbo Natale che sale su una scala. Tutto in un terrazzino di 2 metri quadrati. La concentrazione di luci è tale, che un paio di volte all'anno un aereo atterra nel soggiorno di qualche fanatico degli addobbi. Ben gli sta. Hanno rotto il cazzo con i loro Babbo Natale acrobati.

Le mine vaganti dei cinepanettoni
Ogni cinepanettone è costantemente accompagnato da un certo numero di amici che mi dicono: A me i film di Natale di solito fanno cagare, ma questo qui, fidati, è proprio bello!
Giuda. L'ultima cena dovrebbe essere nel periodo pasquale. Che cazzo ci fate in giro a Natale?!

La congrega della chiesa dell'Ultimo Giorno
Sono una setta facilmente riconoscibile: vagano durante tutto il periodo natalizio recitando il mantra Cosa fai a Capodanno?
Attenzione: è un mantra. Non è una domanda. E' inutile rispondere. La cosa giusta da fare è girar loro la domanda, e mettersi comodi per ascoltare roboanti, stupefacenti e interminabili programmi. Il rito si conclude tradizionalmente con Oh, beato te!
A quel punto l'adepto della chiesa dell'Ultimo Giorno si allontanerà soddisfatto. Ho fatto la mia buona azione. E l'ho fatta anche volentieri: in fondo sono persone che condividono un momento di felicità e che non fanno male a nessuno.

Gli snob
Odio il Natale. Il panettone con l'uvetta mi fa schifo. Natale è una festa consumistica.
Anche loro, inconsapevolmente, fanno parte della mia tradizione natalizia. Se non ci fossero, il natale per me non sarebbe più lo stesso.

Mi piace questa tradizione che si ripete. Per me è una certezza.
Auguri. Tanti auguri a tutti: citati e non.

05 dicembre 2007

L'auto che non c'è

L'auto che non c'e'Che bella la 500. La mitica auto del boom economico italiano. Quanti ricordi. Che emozione. Un grande classico che dopo tanti anni si rinnova.
Inutile negarlo: appartiene al nostro bagaglio culturale, alla nostra storia, alla nostra cultura. Come suggerisce la pubblicità, è proprio un'auto che appartiene a tutti noi.
Come potrei dimenticare la mia infanzia accompagnata dalle mille barzellette in cui si parlava della 500, emblema dell'auto più cool, contrapposta alla Ferrari, che all'epoca evidentemente non doveva essere affatto cool. Hahaha quante risate! Che burle! Che celie! Hihihi.
E come potrei dimenicare la credenza dell'epoca secondo cui vedere una 500 gialla portava una estrema fortuna. Lo stuolo di amici generosi che se la passavano l'uno con l'altro. Che altruismo! Che bontà commovente!
Ricordo anche alcuni miei compagni di scuola che si vergognavano di avere una mercedes e allora dicevano che quella era la macchina da tutti i giorni, mentre in garage conservavano una fiammante 500. Eh, magari... certo... gli sarebbe piaciuto! Hehehe.
Che auto mitica! Finalmente l'atteso restyling. Strano che in passato non abbiano mai pensato di presentarne una riedizione. Chessò, magari a cavallo tra gli anni 80 e gli anni 90. Sarebbe sicuramente stata un successo. Un'auto bellissima impressa nella memoria di tutti noi. Non avrebbe potuto essere altrimenti: in fondo la 500 appartiene al nostro bagaglio culturale, alla nostra storia, alla nostra cultura. Come suggerisce la pubblicità, è proprio un'auto che appartiene a tutti noi.


I fatti sono stupidi (F. Nietzsche).
L'unica cosa davvero importante è la loro interpretazione: ciò che si descrive, ciò che si romanza, ciò che si ricorda e ciò che si tralascia.