Altissima, purissima...
Montagna. Una parola che mi evoca inverno. Ghiaccio. Neve. Baite. E soprattutto Messner che rompe il cazzo con il suo italiano stentato.
Se mi dici montagna, io penso subito all'acqua di Messner. E i caprioli? Boh... roba da polenta.
Nel mio immaginario l'archetipo di montagna è popolato da sosia di Messner disseminati in ogni dove che sollevano innumerevoli bottiglie d'acqua.
La vera montagna però è qualcosa di diverso: è un sasso grandissimo con in punta Mike Bongiorno che solleva una bottiglia di grappa. E' storicamente documentato!
Chissà come sono fatte invece le montagne nei paesi poveri... in quei paesi dove non ci sono VIP da aspergere copiosamente sulle vette. Boh. Sarà un posto un po' del cazzo. Noioso. Vuoto. I paesi poveri si riconoscono anche per queste cose!
I paesi ricchi invece dispongono di grandi quantità di VIP da usare per dare un senso non solo alla montagna, ma alla natura intera. E' noto che prima dell'isola dei famosi, le isole non servivano a niente. Non ci voleva andare nessuno. A volte venivano addirittura usate come carcere o come luogo per esuli forzati. Ora sono invece mete ambite.
L'importanza del VIP per dare un senso alla natura è assolutamente innegabile. Una ulteriore dimostrazione ne è il lago di Como. Fino a pochi anni fa era tristemente famoso tra gli studenti per l'incipit de I Promessi Sposi.
Quel ramo del lago di Como...
Quante volte l'ho maledetto! Che cagata pazzesca! Ah, che soddisfazione, a distanza di anni mi son tolto un sasso dalla scarpa. Era un sasso piccolo. In punta non c'era nanche una vecchia valletta di Mike!
Ad ogni modo, dopo tanti anni di maledizioni verso il suddetto lago, è arrivato George Clouney. Il resto è storia. Rotocalchi patinati e storia.
I paesi poveri sono la contro-prova di questo fenomeno. Cosa conosciamo del Bangladesh? Del Pakistan? Dell'Ecuador?
Cosa dovremmo conoscere di questi posti?! Niente: non ci sono VIP nei paesi poveri!
Terre ignote. Lande sconosciute. Luoghi inesplorati.
Attratto dal fascino del misterioso, nei giorni scorsi ho deciso di visitare uno di questi luoghi: le montagne a nord di Tehran. Nessuna traccia di VIP o presunti tali. Nessuna traccia di turisti stranieri. Ho percepito una sensazione strana. Sembrava che la montagna non si aspettasse l'arrivo di un ospite straniero. Porca miseria... ho colto impreparata niente meno che una montagna!
La montagna era lì, circondata da rassicuranti turisti locali. Io sono arrivato in punta dei piedi, senza farmi notare. Qui ho potuto registrare un modo diverso e desueto di fare turismo. Gli ecologisti lo potrebbero definire barbaro. Io preferisco definirlo ingenuo. In cui uomo e natura si fondono con un gesto che ha il vigore della passione, più che la delicatezza dell'amore. Un atteggiamento difficile da spiegare, che proverò ad illustrare con pochi accenni.
Sui pendii della montagna si sviluppano lussuosi ristoranti terrazzati. Tavoli imbanditi, camerieri in livrea e architettura orientaleggiante. I sentieri sono cosparsi di colorate bancarelle. La gente passeggia curiosa, fermandosi di tanto in tanto per comprare qualcosa. Un souvenir. Un dolce. Un frutto. Nei punti panoramici ci sono isole di tappeti rialzati, a cui si accede scalzi, e dove si può bere un té o un succo di frutta tra amici.
Le zone in cui vi è maggiore affluenza di visitatori sono illuminate a giorno, ed abbellite da fontane artificiali e giochi di luce.
Gli alberi che costeggiano i sentieri principali sono addobbati con innumerevoli lucine colorate. Un vero orgasmo kitch!
La montagna a nord di Tehran non è un luogo da visitare armati di picozza e borraccia, alla ricerca di fonti incontaminate custodite da un sosia di Messner.
E' un insolito punto di ritrovo clandestino, in cui natura ed umanità si fondono in una passione che potrebbe anche essere definita distruttiva. Ma che a me, inconsciamente maniaco sessuale, è piaciuta molto.
Se mi dici montagna, io penso subito all'acqua di Messner. E i caprioli? Boh... roba da polenta.
Nel mio immaginario l'archetipo di montagna è popolato da sosia di Messner disseminati in ogni dove che sollevano innumerevoli bottiglie d'acqua.
La vera montagna però è qualcosa di diverso: è un sasso grandissimo con in punta Mike Bongiorno che solleva una bottiglia di grappa. E' storicamente documentato!
Chissà come sono fatte invece le montagne nei paesi poveri... in quei paesi dove non ci sono VIP da aspergere copiosamente sulle vette. Boh. Sarà un posto un po' del cazzo. Noioso. Vuoto. I paesi poveri si riconoscono anche per queste cose!
I paesi ricchi invece dispongono di grandi quantità di VIP da usare per dare un senso non solo alla montagna, ma alla natura intera. E' noto che prima dell'isola dei famosi, le isole non servivano a niente. Non ci voleva andare nessuno. A volte venivano addirittura usate come carcere o come luogo per esuli forzati. Ora sono invece mete ambite.
L'importanza del VIP per dare un senso alla natura è assolutamente innegabile. Una ulteriore dimostrazione ne è il lago di Como. Fino a pochi anni fa era tristemente famoso tra gli studenti per l'incipit de I Promessi Sposi.
Quel ramo del lago di Como...
Quante volte l'ho maledetto! Che cagata pazzesca! Ah, che soddisfazione, a distanza di anni mi son tolto un sasso dalla scarpa. Era un sasso piccolo. In punta non c'era nanche una vecchia valletta di Mike!
Ad ogni modo, dopo tanti anni di maledizioni verso il suddetto lago, è arrivato George Clouney. Il resto è storia. Rotocalchi patinati e storia.
I paesi poveri sono la contro-prova di questo fenomeno. Cosa conosciamo del Bangladesh? Del Pakistan? Dell'Ecuador?
Cosa dovremmo conoscere di questi posti?! Niente: non ci sono VIP nei paesi poveri!
Terre ignote. Lande sconosciute. Luoghi inesplorati.
Attratto dal fascino del misterioso, nei giorni scorsi ho deciso di visitare uno di questi luoghi: le montagne a nord di Tehran. Nessuna traccia di VIP o presunti tali. Nessuna traccia di turisti stranieri. Ho percepito una sensazione strana. Sembrava che la montagna non si aspettasse l'arrivo di un ospite straniero. Porca miseria... ho colto impreparata niente meno che una montagna!
La montagna era lì, circondata da rassicuranti turisti locali. Io sono arrivato in punta dei piedi, senza farmi notare. Qui ho potuto registrare un modo diverso e desueto di fare turismo. Gli ecologisti lo potrebbero definire barbaro. Io preferisco definirlo ingenuo. In cui uomo e natura si fondono con un gesto che ha il vigore della passione, più che la delicatezza dell'amore. Un atteggiamento difficile da spiegare, che proverò ad illustrare con pochi accenni.
Sui pendii della montagna si sviluppano lussuosi ristoranti terrazzati. Tavoli imbanditi, camerieri in livrea e architettura orientaleggiante. I sentieri sono cosparsi di colorate bancarelle. La gente passeggia curiosa, fermandosi di tanto in tanto per comprare qualcosa. Un souvenir. Un dolce. Un frutto. Nei punti panoramici ci sono isole di tappeti rialzati, a cui si accede scalzi, e dove si può bere un té o un succo di frutta tra amici.
Le zone in cui vi è maggiore affluenza di visitatori sono illuminate a giorno, ed abbellite da fontane artificiali e giochi di luce.
Gli alberi che costeggiano i sentieri principali sono addobbati con innumerevoli lucine colorate. Un vero orgasmo kitch!
La montagna a nord di Tehran non è un luogo da visitare armati di picozza e borraccia, alla ricerca di fonti incontaminate custodite da un sosia di Messner.
E' un insolito punto di ritrovo clandestino, in cui natura ed umanità si fondono in una passione che potrebbe anche essere definita distruttiva. Ma che a me, inconsciamente maniaco sessuale, è piaciuta molto.
2 Comments:
Ciao. sempre belli i tuoi post.. Lascio qui un saluto dal mio nuovo pc, ciao Fuf.
By Anonimo, at 8:51 PM
Ha Ha Ha!
Nei paesi poveri è così... accanto a casa mia, alcuni svizzeri hanno piazzato nel loro giardino due enormi leoni di marmo scolpiti in stile Ming! Qui, ad un passo dalle langhe! I paesi poveri... Saluti da Costigliole.
Pitoff
By Sen Zaago, at 11:26 PM
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