Cisterna

25 ottobre 2006

Te la do io Santiago... le farmacie

Qualche giorno fa ho finito la schiuma da barba. Nel mio quartiere non ci sono supermercati, perciò ho chiesto lumi alla reception dell'albergo. La receptionist, convinta di dirmi un'ovvietà mi indirizza verso la farmacia... Accidenti a me e al mio spagnolo imparato da Jerry Calà! Perché nei suoi film non è mai comparsa una avvertenza per segnalare che non funziona?!? Mah, per sicurezza le ri-pongo la domanda in inglese. Medesima risposta. Mimo disperatamente. Stesso risultato. Boh... avrà ragione lei. Mi faccio indicare la più vicina: è a 500 metri e nonostante siano le 9 di sera passate, è aperta. Stupito muovo in direzione farmacia.
Entro: è un negozio enorme, e tratta qualsiasi cosa. Quando dico qualsiasi cosa intendo dire proprio tutto: medicinali, saponi, cosmetici, profumi, detersivi, cibo, bevande, caramelle, giornali, souvenir, telefonia, abbigliamento... di tutto un po'. Il personale è da supermercato: 5 o 6 farmacisti dietro il bancone, 2 casse aperte su 4, commessi tra gli scaffali, un guardiano anti-taccheggio in divisa... ma cazzo... è un supermercato... che vende anche medicine.
Alla cassa la sorpresa più grande: mi chiede se contestualmente agli acquisti voglio ricaricare il credito del cellulare. Qui non ci sono costi di ricarica, e il mercato delle ricariche è perfettamente concorrenziale. Ci sono decine di operatori che effettuano ricariche, ed ognuno ha le proprie offerte ed i propri vantaggi. In farmacia ad esempio offrono un importo extra rispetto a quello pagato. Con 5000 pesos di ricarica, il telefono è stato caricato di 6000 pesos di credito.
Sono uscito a bocca aperta dalla farmacia con una confezione di schiuma da barba ed il telefono ricaricato. Ed ho chiesto intimamente scusa a Jerry Calà per aver dubitato del suo spagnolo. Grazie Jerry!