Cisterna

01 settembre 2010

Manifesto del cattivogustaio

La prova del cuoco: che trasmissione del cazzo!
Le tagliatelle di nonna Pina mi fanno cagare.
Io voglio un mondo migliore, un mondo in cui la casta dei buongustai non esista.
A me piace la gente normale.
Le persone con una passione normale. Per l'arte. Per lo sport. Per la matematica. La lettura. Il cinema. La gnocca. I fumetti. Giocare a palline.
Anche la cucina ed il cibo, perché no, ma a livelli normali.
Cazzo, dov'è finita la gente normale?!
Boh. Spariti. Evaporati. Tutti spazzati via. Al loro posto si sono insediati i buongustai.
Sono arrivati di nascosto, scivolando su pattine silenziosissime: io non mi sono accorto di niente fino all'ultimo.
Sono ovunque. Sono tantissimi. Troppi.
Quelli che cucinano in modo impeccabile, e solo con ricercatissimi ingredienti di prima qualità. Tutto il resto li disgusta.
Quelli che sfoggiano padronanza di termini nel descrivere un vino, e che ci tengono ad usare rigorosamente aggettivi che non c'entrano un cazzo con il vino.
Quelli che mangiano solo cose bio: se passano al reparto detergenti del supermercato assaggiano ed elogiano anche il Bio-Presto.
Quelli che fanno 50 kilometri per andare a comprare i ravanelli kilometri zero, che sono più genuini e non inquinano.
Quelli che inorridiscono se un accostamento di sapori non è perfetto, usando la stessa espressione scandalizzata di una bigotta che vede un prete spegnere un cero votivo con una pisciata in chiesa.
Quelli che godono solo a tavola.
Il cibo è nutrimento. La tavola è un momento conviviale. Sono cose importanti, ma non sono il fulcro dell'Universo.
L'Universo è in grado di sopravvivere anche ai peggiori accostamenti tra cibo e vino.
Io non capisco l'accanimento esclusivo sul tema culinario tipico dei buongustai. Seguire solo programmi di cucina, leggere solo libri di cucina, discutere solo di cucina e solo con altri appassionati di cucina.
Andare a cena fuori (unico evento mondano concepibile dal buongustaio), e poi passare la serata a mangiare, disquisendo e argomentando esclusivamente intorno al cibo, agli ingredienti, al servizio, al ristorante.
Ah, che accostamento originale in questo piatto!
Ah, che bouquet ricco che ha questo vino!
Ah, assaggia questo: è eccezionale.
Ah, si scioglie in bocca!

Per la cronaca anche le torte di terra che faceva mia sorella a 4 anni si scioglievano in bocca. Ne vuoi provare una? Se non trovo la terra, dono volentieri un mio stronzo per farti provare l'esperienza.
Caro buongustaio, ma da dove sei saltato fuori? Quando, come e perché hai preso il posto della gente normale?
Nella tua testa a pentolone, nel brodo dei tuoi pensieri, non c'è nulla oltre a queste quattro cagate su quello che stiamo mangiando?
Credi che sia normale un comportamento del genere?
Il fatto che sia diffuso e che vada di moda non significa che sia normale.
Non so perché questa cosa sia così popolare. Però è una aberrazione. Non è normale.
Sarà possibile considerarla una cosa normale solo quando tutti si uniformeranno ad essa.
Ma io resisto. Forse da solo, ma resisto. Tra un piatto di pasta mal condita e un bicchiere di spuma del discount, io ti aspetto. Mi preparo allo scontro mangiando e bevendo quello che capita.
Se è vero che viviamo per mangiare, non mi interessa vivere.

9 Comments:

  • Pixar's Ratatouille DOCET!

    By Anonymous nikazzi, at 12:00 PM  

  • A tal proposito ieri sera Patrizio Roversi è stato a dir poco delizioso,quando, al giudizio dei critici del suo operato come cuoco ha esordito con un "ma se invece di investigare, mangiassero? sembra un capitolo di Maigret!"....(e comunque io non faccio 50 km per comprare i rapanelli e NON sniffo bio-presto!!!) :-)

    By Anonymous Anonimo, at 5:18 PM  

  • Oltre al solito rotfl, questo tuo pezzo mi ha fatto meditare, perche' se da una parte mi verrebbe da darti ragione con tanto di ola e lanci di reggiseni, dall'altra ragionando con un minimo di lucidita' mi rendo conto che il sottoscritto e' molto piu' vicino al modus operandi del cosidetto "Buongustaio"

    Sarebbe insomma come darsi del coglione da solo e forse il mio ego ne risentirebbe.

    Certo che di tutte le cose che potevamo copiare mi vien da dire che la piu' infelice peraltro condivisa da molti se non tutti questi posti da mignolo alzato, e' la cazzo di dose a la "novel cuisine".

    Persino il mio ristorante preferito, man mano che gli anni passano, non fa che far lievitare il conto e diminuire il numero degli agnolotti accomodati nel piatto.

    Ricordo l'ultima visita, nel momento in cui l'impeccabile cameriera ci servì dopo pittoresca descrizione un piatto contenente signori 5 ravioli 5 di numero, mi venne davvero da alzarmi in piedi e tuonare, squarciando la soave atmosfera composta di musica di sottofondo ed elegante beccheggiare di pregiate posate:

    "AH SIGNORI', MA QUESTA E' LA DOSE CON CUI MI' MADRE CONTROLLAVA SE ERA COTTA!!"

    E che cazz!!

    By Anonymous BatiX, at 4:46 PM  

  • Caro Batix, ti assolvo da sospetto di essere buongustaio: la visita a cisternae denota un interesse per qualcosa di diverso dal cibo.
    Qualcosa di alto e superiore: la ricerca del vacuo.

    By Blogger Roberto, at 12:07 PM  

  • Confesso, sono una buongustaia. E lo divento ogni giorno di più, con un certo orgoglio. Amo chimare gli amici per cucinare qualcosa che gli farà dire "ma perchè non apri un ristorante??", godo nel fare visita al mio contadino di fiducia e sbavo guardando il Gambero rosso. Poi però leggendo quel che hai scritto mi sento un pò ridicola. Al lavoro proprio in questi giorni c'è una discussione con un collega, lui, che cucina tanto, fa la spesa solo in Coop e possibilmente con ingredienti delle marche meno costose. In due lo infamiamo, perchè siamo abituate ad andare dal contadino per la verdura, dal formaggio per i latticini, dal macellaio per la carne... Ora che ci penso però, anche lui è pieno di amici che continuano a tornare a cena e a fargli complimenti, nessuno è mai morto nè stato male e soprattutto spende molto meno e perde molto meno tempo a fare la spesa. .....

    By Anonymous Anonimo, at 5:49 PM  

  • Cara la mia anonima buongustaia, ti esorto a non infamare il tuo amico che compra prodotti economici. Prova a ricordare quando da bambina mangiavi il Soldino del Mulino Bianco, e avevi le mani sporche e appiccicose di surrogato del cioccolato. O quando bevevi il Billi al gusto coloranti. Eri felice lo stesso, e sei sopravvissuta. L'occidente sta diventando troppo fighetta su tutto. Eppure nessuno di noi è nato fighetta!
    Che ci è successo?!?

    By Blogger Roberto, at 7:58 PM  

  • Mmmm....non so, mangiavo i Soldini, hai ragione. E mi piacevano da matti, ma non darei mai un mezzo soldino ad eventuali miei figli. Il motivo proprio non lo so, posso dare la colpa ai media?? (Nonima)

    By Anonymous Anonimo, at 11:59 AM  

  • Cara Nonima,

    A proposito di merendine e Soldino ti segnalo il post La sindrome da Buondì del 19 Aprile 2008.
    E' a tema, e merita la mia pubblicità :-)

    By Blogger Roberto, at 12:42 PM  

  • Adesso vado a leggere, appena ho tempo leggo tutto il blog, momentaneamente sono troppo impegnata a fare biscotti :D (nonima bolognese)

    By Anonymous Anonimo, at 1:18 PM  

Posta un commento

<< Home