Cisterna

03 luglio 2007

Tecnologia amica. Di chi?!

Non so quando si estinguerà il genere umano, ma sono convinto che la causa sarà una qualche tecnologia futura del cazzo, figlia del voler automatizzare tutto a tutti i costi. Secondo me la prova di questa tendenza è il bagno dei locali pubblici. Oltre la porta trovo costantemente ad attendermi un oggetto che nel mondo civile è innocuo: il rubinetto. Qui non è più così: qui si trasforma in un enigma. Come funzionerà? Fotocellula? Pulsante? Pedale? Manetta? Tastiera e mouse? Dove avranno nascosto 'sto cazzo di comando? Se penso che alla fine deve solo aprire l'acqua, mi viene da piangere!
Toh, un pulsantone di gomma nero per terra... sarà da premere! Macchè, era un abbaglio: in realtà la pressione del pulsante serve solo ad attivare un messaggio vocale: cazzone, sono un rubinetto con fotocellula. Mi ha fregato! Beh, almeno ora so come aprire l'acqua. Mi avvicino e metto le mani sotto al rubinetto. Nulla accade. Ispeziono l'enigmatico oggetto e l'acqua parte. Mi risollevo e l'acqua si ferma. La fotocellula non è sotto il rubinetto, sarebbe troppo facile: è sul muro laterale e si attiva quando mi avvicino al lavandino. Peccato che la distanza da tenere sia perennemente sbagliata: il più delle volte è troppo vicina al lavabo, e per lavarmi le mani sono costretto a posizionarmi come se volessi pisciare nel lavandino. Talvolta invece il sensore è troppo lontano: la posizione da assumere in quel caso è molto più sconveniente: messo a 90 gradi con il culo generosamente proteso in direzione dell'ingresso. Architetti dei miei coglioni!
A costo della dignità, ma finalmente posso lavarmi le mani. Non esattamente. Per ora so solo aprire l'acqua. Per avere il sapone dovrò risolvere un altro enigma. Che palle: se lo sapevo mi portavo la saponetta da casa! Andate tutti a cagare: mi laverò le mani solo con l'acqua!
Voilà, finalmente è finita. Magari. Resta la prova più straziante: il tristo uffizio dell'asciugatura delle mani. Qui vengono disturbate tecnologie al limite del progresso umano, divisibili in due macro-categorie:
- Sistemi meccanici che disaccoppiano la salvietta ed il mondo esterno: schiaccio, tiro, ruoto, muovo, perquoto... ogni sforzo è vano. Non capisco perchè non usino la stessa tecnologia per le casseforti: è inviolabile!
- Sistemi elettrici che soffiano aria che brucia le mani lasciandole miracolosamente bagnate. E' inevitabile provare una sensazione di stupore misto a sofferenza in questi casi.
A volte qualche ingenuo, nella speranza di evitare i terribili sistemi standard di asciugatura, si spinge verso il cesso, ignaro dell'esistenza della famigerata carta igenica doppia azione per locali pubblici: scivolosa sulla merda e abrasiva sul culo. Inutile specificare che questo prodigioso materiale tratta le mani come il culo, e l'acqua come la merda.
La mia soluzione personale al dilemma dell'asciugatura è dettata dalla rassegnazione, che mi spinge ad asciugarmi sui pantaloni.
Esco dal bagno sconfitto. I pantaloni bagnati mi rendono lo zimbello del locale. Pazienza: almeno ne sono uscito relativamente indenne... già tremo al pensiero della prossima generazione di cessi, in cui le fotocellule controlleranno anche le porte, ed io mi troverò a cagare di fronte agli altri clienti che mi fisseranno con occhi attoniti, e mi rassegnerò a pulirmi il culo sui pantaloni... che figuraccia uscire dal bagno con le sgommate sui jeans, altro che pantaloni bagnati ...oh cazzo... a quel punto come farò ad asciugarmi igienicamente le mani?! L'estinzione della specie è vicina.

3 Comments:

  • Non riesco a smettere di ridere.
    Devo ricordarmi di non leggere Cisterna in ufficio.
    La prospettiva del cesso del futuro è un misto tra l'agghiacciante e il demenziale.

    Non preoccuparti delle sgommate sui jeans, al massimo è solo "una brutta figura" ;)

    Il Pupazzo Gnawd

    By Anonymous Anonimo, at 9:56 AM  

  • "scivolosa sulla merda e abrasiva sul culo"... come quella di Monaco !

    Se la sgommata fa odore, puoi sempre dire: "Viene da fuori..."

    By Blogger Caña Team, at 3:57 PM  

  • piango e ripiango! aleXanna

    By Anonymous Anonimo, at 3:53 PM  

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