Cisterna

23 settembre 2008

Cisterna per il sociale

Secondo me l’ecologia è partita con il piede sbagliato. Si concentra costantemente sulle cazzate.
Cose tipo la lampada a risparmio energetico.
Che figata. La voglio. Domani andrò a comprarla al centro commerciale a 50 Km da casa con il mio SUV. In un clima ideale, allietato da potenti condizionatori, a bocca aperta e naso all’insù ammirerò le mille insegne luminose. Le confortevoli scale mobili nel frattempo mi scorteranno al negozio di elettrodomestici, in cui tutto è esposto acceso.
Quanto costa ‘sta lampadina? 30 Euro? Beh, sì… è giusto… è a risparmio energetico. Io sono un ecologista. Odio gli sprechi. E poi temo anche che la vaselina inquini. Meglio essere inculati a secco!
Affare fatto. Cazzo come sono ecologista. Che sfigati quelli che usano le lampadine normali. Quelli sono assassini della natura!
Sono fermamente convinto che l’ecologia sia la forma di promozione più potente del terzo millennio. Questo mio pensiero però è male. Dovrei preoccuparmi anch’io del destino del mondo. Per espiare il mio peccato ho deciso perciò di lanciare una campagna per il sociale.
Una serie di consigli pratici per l’ecosotenibilità. Oggetti semplici e di uso quotidiano, come la moneta truccata ecosostenibile. Un utile oggetto che può essere realizzato con materiale di riciclo. Ecco come:
1. Prendete un gatto alla vostra vicina di casa amante degli animali, che cerca disperatamente di rifilare la cucciolata a chiunque. Tutti abbiamo una vicina di casa così. E’ un segno dei nostri tempi.
2. Con un chewing-gum usato fissate una moneta al dorso del gatto. Se il gatto fosse a pelo lungo ed il chewing-gum non fosse sufficiente, è possibile ricorrere anche a 2 o 3 giri di scotch attorno alla bestiola, avendo semplicemente l’accortezza di non ostruirne con il nastro adesivo le vie respiratorie.
La moneta deve essere affissa lasciando verso l’esterno la faccia “testa”. Questo aumenta la credibilità della moneta truccata: tutti sanno che sul lato “testa” della medaglia c’è sempre una testa, mentre sul lato “croce” può esserci qualsiasi cosa.
Per aumentare ulteriormente la credibilità della moneta truccata consiglio anche di conservarla in un portamonete di dimensioni generose, possibilmente contenente anche un po’ d’acqua e una lettiera deodorata.
L’utilizzo è semplice: lanciate la moneta con naturalezza verso il cielo. Le doti atletiche del gatto faranno sì che essa cada sempre con il lato “testa” verso l’alto, sbalordendo i vostri amici e rendendovi ricchi e potenti giocatori d’azzardo. Quando avrete racimolato un adeguato gruzzolo, sarete in grado di permettervi un intero lampadario a risparmio energetico.
Avvertenza: nel caso in cui ciò non accadesse, e la moneta truccata ecosostenibile cadesse pesantemente a terra senza il lato “testa” rivolto verso l’alto, si tratta di un fenomeno noto. La moneta si è esaurita. E’ un fenomeno che è capitato anche a me. Sto investigando per trovarne la causa. Considerate la moneta come difettosa, e andate a bussare nuovamente alla porta della vicina di casa…

15 settembre 2008

Enciclopedia dei supereroi dimenticati: l’uomo introspettivo invisibile

Rarissima tavola de l'uomo introspettivo invisibile con alcuni segni visibiliRaymond Wells nasce il 21 aprile 1854 a Bromley, nel Kent, da Joseph e Neal Wells. Il padre e' un venditore di ceramiche e giocatore professionista di cricket di umili condizioni sociali, mentre la madre e' una domestica.
Le umili condizioni del giovane Wells lo abituano fin da ragazzo ad esprimere la sua pulsione creativa con mezzi di fortuna.
Le sue maleodoranti illustrazioni a stronzoncino, nonostante la pregevole fattura, vengono ignorate dalla comunità artistica locale e costano al giovane creativo un pesante ostracismo da parte dei colleghi.
Assalito dal dubbio che il suo problema sia semplicemente il mezzo espressivo, in una fredda mattina del 1878 Raymond Wells decide di investire tutti i suoi averi in un set da disegno adeguato: cartoncino e matite assortite.
Giunto a casa l’amara scoperta: oh cazzo… e il temperino?
Raymond ha finito i soldi, e sa bene che non sarà né facile né immediato trovare nuovi fondi per acquisire l’ulteriore strumento. Cade nello sconforto più profondo. Si interroga sulla sua condizione economica e sul beffardo influsso che ha sulla sua esistenza. Sul beffardo influsso che ha sulla sua possibilità di esprimersi.
Al culmine dello sconforto però il giovane Raymond ha una illuminazione: capisce l’importanza e la forza prorompente dell’idea creativa. Folgorato dall’intuizione, prende carta e matita (non temperata) e disegna una splendida serie di tavole illustrate per descrivere il suo disagio interiore. L’opera è sublime, ma è praticamente impercettibile all’occhio umano: l’unico modo di scorgerla è inclinare il foglio e cercare i deboli segni della pressione sul foglio.
La comunità artistica nutre pesanti dubbi sugli impercettibili disegni di Raymond, e così, per giustificare la cosa, il 24 Novembre 1878 Raymond inventa di sana pianta l’uomo introspettivo invisibile (titolo originale: The Introspective Invisible Man). E’ un successo assoluto ed immediato. Le tavole sono richiestissime ed il loro valore aumenta giorno dopo giorno. Finalmente Raymond può permettersi un temperino d’argento. Lo compra ma non lo userà mai per ovvie ragioni.
All’apice del successo, Raymond Wells ha modo di conoscere i fratelli Lumiere e rimane affascinato dalla loro nuovissima invenzione: il cinematografo. Raymond non ci pensa due volte ed investe tutti i suoi soldi nel primo colossal di fantascienza introspettiva di tutti i tempi: Uomo introspettivo invisibile: il film.
Il film viene girato con un dispendio di risorse ingentissimo, in quanto Raymond non può accettare che davanti alla cinepresa non ci sia nessuno. Lui vuole un attore in carne ed ossa, ma invisibile. Con complicatissimi giochi di specchi e luci e con una postproduzione artigianale su ogni singolo fotogramma il colossal prende forma. Un film muto. Quattro ore e ventiquattro minuti di schermo bianco.
Un disastro assoluto. Settantaquattromila richieste di rimborso del biglietto per un pubblico pagante totale di sedici persone.
Sopraffatto dai debiti e dallo sconforto, Raymond si toglie la vita: si taglia le vene con il suo temprino d’argento. Suo fratello, Herbert George Wells, in ricordo dello sfortunato famigliare, nel 1881 ripropone in chiave più avventurosa lo sfortunato personaggio fantascientifico: l’uomo invisibile che tutti conosciamo.

08 settembre 2008

La dieta del pigro

La frutta e' avanti. Non ci sono cazzi.La natura mi ha dato il necessario per procacciarmi il cibo: vista e udito stereoscopici in modo da percepire la spazialità dell’ambiente. Mente analitica per valutare la situazione. Intelletto ed ingegno per intervenire consapevolmente sulla realtà. Arti prensili per maneggiare strumenti. Denti e mandibole per omogeneizzare il cibo.
Immagina ora che la Natura venga a farmi visita.
Un capatina in amicizia all’ora di cena.
Mi vede lì con la mia vista stereoscopica e tutto il resto intento a spadellare, lavare i piatti, pulire… che figura di merda. Cazzo, non vorrei che si offendesse. Che mi desse dello stronzo: tanto valeva che mi desse un occhio solo e una mano a forma di presina.
Sarà questa consapevolezza, sarà che sono pigro, o magari sarà una somma delle due cose, ma è un dato di fatto che non amo cucinare per me stesso. Preferisco ripiegare su soluzioni alternative: una pizza, un panino, una manciata di bacche e termiti... non so, non mi formalizzo più di tanto. Son di bocca buona.
La mia lista delle soluzioni alternative per l’autosostentamento si è ulteriormente arricchita nei giorni scorsi grazie ad una felice intuizione che mi ha illuminato mentre facevo la spesa.
Mi trovavo all’Esselunga. Mi servivano l’acqua e le caramelle.
Passando attraverso il reparto frutta e verdura, mi viene in mente un mio collega che fa la dieta della frutta, ovvero un giorno a settimana mangia solo frutta. Guardo la varietà enorme di frutti disponibili a bancone, e mi rendo conto che una simile dieta potrebbe essere perfino divertente. Più colorata e profumata delle tristi diete bianche e grigie che sento spesso descrivere.
La frutta è bella. Praticamente un fiore commestibile. Non si cuoce. Si mangia così. Porca miseria, la frutta è avanti, non ci sono cazzi. Altro che spadellare.
Resta solo un piccolo problema: la frutta va sbucciata. E’ uno sbattone piccolo, però proprio perché rovina una soluzione perfetta è più evidente. E’ come un alone bianco su un vestito nero. Non va bene.
Se in questo momento stai pensando “Dai, cazzo, sei proprio sfaticato!” allora sei un operoso. Benvenuto. Che cazzo ci fai in questo blog?! Ad ogni modo mi rendo conto che l’operoso non si ponga mai certe questioni. All’operoso va bene tutto.
Il pigro invece si ferma e si interroga. Vuole migliorare il mondo attorno a lui. E’ motore evolutivo. Per questo rivendico orgogliosamente la mia libertà di essere pigro. Se vuoi sbucciare la mia frutta accomodati. In caso contrario, scansati e lascia che porti avanti l’evoluzione del mondo. Grazie.
La soluzione che ho adottato io è il bicarbonato di sodio. Altro che sbucciare! Mi ero sempre chiesto a che diavolo servisse ‘sto bicarbonato. Ora mi si è aperto un mondo. Un mondo migliore. Di sera arrivo a casa e butto in un recipiente di acqua e bicarbonato la frutta. Mi faccio una doccia e intanto il bicarbonato agisce dispensandomi dal tristo uffizio del preparare da mangiare per me stesso. Quando finisco la doccia la mia frutta è li che mi aspetta: di fianco alla mia poltrona.
Mi siedo, leggo i libri che prima non sapevo quando leggere e mangio. Un vero momento di relax. Felicità sorniona. Una specie di orgasmo a rallentatore. Una volta finito il capitolo del libro che sto leggendo mi alzo, mi lavo i denti e sono pronto per uscire a fare una passeggiata dopo cena. Che presto! Quanto tempo risparmiato! Anzi, quanto tempo meglio investito.
Toc Toc
Toh… bussano alla porta. Chi sarà? Oh, che sorpresa… è la Natura che mi porta un premio: una medaglia ed una pergamena.
Una bella pergamena di pelle di operoso. Soddisfazioni che non hanno prezzo.

02 settembre 2008

Enciclopedia dei supereroi dimenticati: Il Credibile Hans

Il credibile HansPrimi anni 80. A seguito di Solidarnosc e dei rinnovati equilibri politici, iniziano timidamente a diffondersi in Polonia le prime pubblicazioni occidentali.
Si diffondono in modo particolare i fumetti, grazie alla facilità di interpretazione della trama anche da parte di chi non padroneggia a sufficienza le lingue straniere.
Nel pieno di questo fenomeno, e precisamente nel Novembre del 1983, Hutz Kcr*dtzvich (l’asterisco non è un errore di battitura: fa effettivamente parte del suo cognome - n.d.t.-) ha la grande intuizione: presentare il primo fumetto interamente polacco. Testi polacchi, disegni polacchi, e soprattutto trame polacche.
I polacchi infatti sono notoriamente persone semplici e delicate; non amano molto le ridicolmente esagerate avventure dei supereroi di matrice americana.
Hutz Kcr*dtzvich crea pertanto un personaggio più affine ai gusti locali, più semplice e pacato: il celeberrimo, ma solo in Polonia, Credibile Hans (titolo originale: Hans Wiarygodne).
Le avventure ruotano intorno ad Hans, un tranquillo pensionato di Varsavia che un giorno, mentre sta cambiando la lampadina del pianerottolo, viene accidentalmente investito dalla radiazione luminosa della lampadina che stava sostituendo. Li per li Hans non ci fa caso, ma dopo essere rientrato in casa si rende conto di sentirsi abbastanza bene. Forse anche meglio di prima. E capisce. Tutto gli è chiaro. Da quel momento la sua missione sarà pettinare i cani randagi del suo quartiere, in modo da rendere la zona più ordinata e vivibile.
Il fumetto riscuote in patria un immediato successo. Hutz Kcr*dtzvich diviene la persona più ricca e celebre della Polonia. Ancora oggi, a distanza di 25 anni, lo sterminato successo del Credibile Hans prosegue infrangendo ogni record.
L’unico ostacolo al successo planetario del Credibile Hans è la somiglianza del nome dell’eroe con un personaggio analogo dell’Universo Marvel. Marvel è consapevole che di fronte al Credibile Hans, il suo personaggio sparirebbe, causando un danno economico enorme.
Questa è la situazione che impedisce per ora allo splendido albo polacco di uscire dai confini della propria patria.
Secondo alcune indiscrezioni Hutz Kcr*dtzvich è al momento in trattativa per rilevare Marvel, ma nulla è ancora stato ufficializzato.