Cisterna

28 febbraio 2007

Tales of Telefònia: Soft Revolution

Contrastare la prepotente azienda dalla lacrima di sangue: un'impresa disperata. Ma quando si parla di disperazione... beh, modestamente gioco in casa. Questo è un lavoro per Disper-action Man!
Immagina all'orizzonte una figura che si avvicina faticosamente a piedi. E' lontana, ma pian piano si avvicina. Sulle spalle un mantello sdrucito che non ce la fa a sventolare. In compenso i capelli sventolano tantissimo: seguono allegramente le spire delle correnti disegnando ridicole pettinature sulla testa del misterioso individuo. La chioma incornicia uno sguardo disperato: probabilmente lo stesso sguardo che aveva il fratello minore di Davide. Si narra che egli fu il primo a sfidare Golia. Fu lui ad avere per primo l'idea della fionda! Purtroppo fu costretto dagli eventi a metterla in pratica nel luogo sbagliato: un campo di fragole. E' entrata nella leggenda la furia incazzata con cui Golia, tutto sporco di fragole e semini, si accanì brutalmente sul fratello di Davide.
Sotto lo sguardo disperato di Disper-action Man, però, batte il cuore di un pezzo di merda. La lucida cattiveria senza scrupoli di una persona vendicativa incazzata come un'ape!
Ecco dunque il piano di Disper-action Man: nome in codice Soft Revolution.
A casa mia, oltre al segnale telefonico dell'azienda dalla lacrima di sangue, arriva anche un discreto segnale dell'azienda figlia del vento. Con una mirabile logica contorta ho acquistato una scheda della Tribu TIM. Ho sperperato i 5 Euro di credito, ed ora ho richiesto la number portability sull'azienda figlia del vento. L'azienda figlia del vento, per festeggiare l'acquisizione di un nuovo adepto a discapito della Tribu TIM, mi ha premiato in mille modi: il più succulento è il raddoppio degli importi di tutte le ricariche per un anno. E poi? ...per il futuro si vedrà. L'importante è che ora ho due identità: una è quella con cui mi conosce l'azienda dalla lacrima di sangue, mentre l'altra è una identità mercenaria. Segue la bandiera del regalo più allettante. Non conosce la parola fedeltà. E' guidata dal più cinico opportunismo. Attende a braccia aperte l'occasione più conveniente per tradire l'alleato odierno.
L'unico inconveniente è il fatto di essere legati a due telefoni. O forse no? Disper-action Man ha pensato anche a questo. Ma questa è un altra storia. Se vuoi scoprire come prosegue l'avventura non perdere la prossima puntata di Tales of Telefònia, in cui due nuovi personaggi, l'elfo Nik e il cyborg A4072, affiancheranno Desper-action Man nella nobile causa della Soft Revolution.

22 febbraio 2007

Tales of Telefònia: Il guanto della sfida

...sono stanco delle continue angherie del prepotente colosso dalla lacrima di sangue.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso per me è caduta dal cielo. E' arrivata da una telefonata di Vodafone. Ne riporto una sintesi, a memoria:
-Pronto, buongiorno povero stronzo (questo passaggio l'ho un po' romanzato: in realtà non mi ha augurato la buona giornata, si è limitata al colorito epiteto per assicurarsi che all'altro capo della linea ci fossi effettivamente io), la contatto per comunicarle che il suo numero è stato selezionato per l'attivazione gratuita di una nuova offerta Vodafone.
Bene, penso io... finalmente si sono ricordati di me, e mi vogliono ringraziare per la mia fedeltà!
...intanto la voce all'altro capo del telefono continua con la descrizione dell'offerta: per un mese potrà chiamare, pagando semplicemente uno scatto di 15 centesimi alla risposta, tutti i telefoni fissi d'Italia, a patto che lei effettui la telefonata dai pressi della sua abitazione. Dopo il mese gratuito di prova, l'offerta sarà rinnovabile mensilmente al solo costo di X Euro al mese.
Cado dalle nuvole. Dire che chiamo poco i telefoni fissi è un eufemismo... ricordo distintamente l'ultima chiamata fatta ad un fisso: si trattava di un favore ad un conoscente. Un certo Meucci che voleva provare una sua nuovissima invenzione...
Faccio presente il fatto alla signorina. Lei con una sincerità disarmante mi risponde:"Lo so!. Infatti le stiamo offrendo questa opzione proprio per acquisirla anche come cliente verso la telefonia fissa. La nostra tariffa è molto conveniente, e le permette di non rinunciare alla comodità di chiamare dal suo cellulare. A proposito, mi scusi, posso chiederle come effettua le chiamate alla rete fissa attualmente? Sa, per scopi statistici.
-Ah, beh... se è per scopi statistici (adoro sputtanare gli studi statistici) le rispondo subito: per le interurbane uso il videotel, mentre per le locali urlo affacciato alla finestra. Si', davvero! Vivo in un palazzo con ballatoio, ed è usanza fare così tra noi condomini. Ha segnato tutto? Bene.
Che delusione. Altro che premio per la mia fedeltà... uno stupido contentino per convincermi a spendere di più! Che pezzi di merda. Spero che tutti i soldi che guadagneranno, li spenderanno per correggere alcune sconsiderate e inspiegabili campagne di marketing per acquisire nuovi clienti videotel e urlatori da ballatoio vari. Già vedo la pubblicità con Totti e Gattuso affacciati dal ballatoio che strillano l'offerta ad una vecchia. Lei accetta e fa scendere un cestino appeso ad uno spago, in cui i due calciatori inseriscono il pacco di vodafone noproblem.
La gentile signorina del call center a questo punto si congeda. Poco dopo arriva inesorabile il messaggio dell'attivazione:
Gentile Povero Stronzo, ti comunichiamo che da questo momento è attiva sul tuo telefono la nostra presa per il culo. Prova la liberà di renderti ulteriormente ridiclo a soli 15 centesimi.
Ora basta. Mi hanno ufficialmente lanciato il guanto della sfida...

21 febbraio 2007

Omaggio a Robert Adler

Il telecomando. Una scatola nera con qualche pulsante. Un click e cambia il canale. Semplicissimo. No, apparentemente semplicissimo. Questo modo di percepire la realtà è distorto. Talvolta mi soffermo a pensare a tutta la tecnologia che si nasconde dietro a oggetti apparentemente banali... prendo a titolo di esempio una stupida penna BIC. Quanto può valere una penna BIC? Sicuramente poco. Però non saprei farmela. E se anche avessi tutte le conoscenze necessarie, quanto mi costerebbe costruirne una partendo da zero? Trivellare il terreno alla ricerca del petrolio da lavorare per poter ottenere le materie plastiche. Realizzare un sistema di trasporto che faccia pervenire le materie prime fino a me. Implementare tutte le tecnologie necessarie alla produzione della mia penna. Ma chi me lo fa fare? Scendo al negozio e ne compro una. Facilissimo. Grazie ad una struttura che ignoro, per me la penna BIC è solo una stupida penna.
Questo è il concetto di cibernetica: una scatola nera di cui non è importante conoscere i principi di funzionamento. Ci ha pensato qualcun altro. A me basta sapere come si usa. Mi basta sapere che quando premo il pulsante, avviene ciò che mi aspetto...
Il telecomando non è solo un accessorio domestico: è il simbolo della società cibernetica. Del mondo in cui viviamo.
E' bello sapere che persone come Robert Adler hanno partecipato alla realizzazione della struttura che ignoro che rende tutto facilissimo. E soprattutto è bello ogni tanto ricordarsene con consapevolezza.

13 febbraio 2007

Tales of Telefònia: intro.

Tutto inizia come nelle classiche avventure dei miei amati videogiochi: io visto dall'alto che vivo sereno nel mio mondo di pace e serenità. Indosso un insulso cappello verde a forma di peperoncino e vago felice senza meta. Non c'ho un cazzo da fare. All'improvviso un frastuono soverchia la pace. Tappeto musicale cupo. Un indefinito oggetto volante rosso si avvicina minaccioso. Zoom sul veicolo, che riporta nella parte anteriore un logo inquietante: una lacrima di sangue stilizzata su sfondo bianco. Impietrito osservo una porta che si apre. Ne esce una bella donna. Prego che si tratti dell'inizio di un sogno erotico un po perverso, ma invano. Riconosco la silouette femminile: è Megan Gale. Si avvicina a passi sicuri e mi scandisce con accento straniero la frase beffarda:"Tutto è nostro intorno a te". Poi parte la musica di Moby, dall'oggetto volante escono gli operatori di vodafone e mi portano via tutto allegramente a tempo di musica. Alla fine ci sono di nuovo io visto dall'alto. Attorno a me il deserto. Sopra la pioggia. Sulla testa il cappello a peperoncino si è ammosciato. Guardo il cielo gridando la mia sete di vendetta...
Schermata del titolo:"Tales of Telefònia".
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09 febbraio 2007

Adotta un guastatore: venditori telefonici

Nel mio dispensare odio e pregiudizio con generosità, non mi stancherò mai di caricare di miseria i venditori telefonici. In particolare quelli che estorcono con l'inganno assensi inesistenti per cambi di contratto telefonico. A casa mia è successo qualche mese fa con TELE2. Hanno chiamato, i miei non erano interessati all'offerta, l'operatrice ha proposto di inviare un catalogo cartaceo con altre promozioni, i miei hanno accettato il catalogo, un abile taglio della registrazione ha trasformato l'assenso ad un catalogo in un assenso ad un contratto a canone fisso (anche se non lo usi, paghi).
Questa panoramica di fatti miei è qui riportata per 2 ragioni:
- Metterti in guardia da queste situazioni
- Descrivere gli antecedenti da cui nasce questo post

Ieri sera ero a casa dei miei. Squilla il telefono. Rispondo.
- Pronto, buonasera, sono Giovanni, la chiamo perchè la sua utenza è stata scelta per l'attivazione gratuita di una nuova offerta di TELE2 che le farà risparmiare fino all'80% sulla bolletta...
A questo punto lo interrompo:
- Mah... guardi che ci deve essere un errore: noi non abbiamo il telefono! Lei che numero ha fatto? A me è squillata la doccetta del bagno... beh, comunque è stato un piacere, ora vado che ho i bambini sul fuoco.
PLONK
Risolto il problema. Niente discussioni, niente trattative, niente "no, grazie... non mi interessa". Tutto finito in 10 secondi. Comodo vero?
Con spirito di pubblica utilità ho deciso pertanto di riportare di seguito altre possbili scuse, nella speranza che possano tornarti utili in svariate occasioni:

1- Pronto? Pronto? (cshhhh... rumore di interferenza e poi voce con il naso tappato) scusa-scusa sono Ciotti dall'Olimpico. La Roma passa in vantaggio all'87esimo su gran punizione di Totti... (breve pausa e poi esultanza sguaiata) GOOL GOOL (plonk)

2- (voce da bambino spaventato che parla sottovoce singhiozzando) vedo la gente morta... la prego, controlli se li vicino c'è Bruce Willis (plonk)

3- (tenendo la cornetta al contrario: microfono sull'orecchio e speaker sulla bocca) Pronto pronto... la sento lontano. Provi a richiamarmi (plonk n volte)

4- (pigiando a caso sui tasti del telefono) Lei che è del settore. 'Sti tasti è normale che siano un po' fuori dal telefono? Mi sembrava che prima fossero perfettamente a filo... aspetti un attimo eh... (plonk)

5- Scusi eh, può richiamare più tardi? Ora non c'è nessuno (plonk)

6- Mi spiace, possiedo UNA azione di Telecom. Se risparmio così tanto sulla bolletta non vorrei mai andare dal culo. Lei mi capisce vero? Arrivederci (plonk)

7- Come? Mi può ripetere il nome? (...lui ripete...) Hei, ma prima mi aveva detto un altro nome. Chi vuole prendere in giro? (plonk)

8- Ah, sì... ho capito: ho visto la vostra pubblicità in TV. A proposito, quella sera, il film poi com'è finito? Io mi sono addormentato...

9- (rispondere dopo molti squilli, e con il fiatone) Mi scusi per il ritardo: non capisco perchè i miei fratelli abbiano messo il telefono così in alto! Per questioni di telefono, comunque, non deve parlare con me. Deve parlare con Biancaneve, ma in questo momento sta dormendo. Aspetti che gliela sveglio... oddiomionooo! (plonk)

10- Guardi, mi dispiace ma non sono il titolare della linea. Richiami in un altro momento e chieda del signor Setzenmn. Sì, aspetti, gli e lo sillabo: B, Q, S, Ypsilon, H di albergo, O lunga, asterisco... (tenere la linea occupata continuando a elencare lettere varie finchè dall'altra parte non riattaccano)

...buon divertimento.

08 febbraio 2007

A cosa serve l'ecologia?

Ieri stavo guardando fuori dal frigorifero, contemplavo la natura. Poi una scoreggia del cervello mi ha destato: qual'è il vero legame tra natura ed ecologia? L'ecologia tutela davvero la natura?
Prova a rispondere anche tu... non con grandi teorie, semplicemente valutando i fatti. Intanto ti segnalo un paio di considerazioni che ho fatto io:
- Il famoso effetto serra tanto in voga in questi giorni. Il principale gas serra è l'anidride carbonica (CO2): ovvero il frutto di ogni reazione chimica di combustione. Ogni cosa che brucia produce CO2. La CO2 non è merda... è un gas. Peraltro è un gas utilissimo alle piante. La fotosintesi clorofilliana (la "respirazione" dei vegetali) contempla la trasformazione di CO2 in ossigeno (O2). Se c'è troppa CO2 nell'aria, significa che c'è uno squilibrio: troppa roba che brucia e troppi pochi vegetali che la assorbono. Qualcuno che parli di rimboschimento per arginare l'effetto serra? Nessuno. Qualcuno che analizzi quali combustioni siano più o meno dannose o facili da limitare? Nessuno. Solo soluzioni che non disturbino le lobbies.
- Il riciclaggio. Come viene applicato? Io povero stronzo uomo qualunque, devo improvvisarmi piccolo chimico, riconoscere i materiali, suddividerli e inserirli nei contenitori corretti. Smembrare gli oggetti composti e dare la giusta collocazione ad ogni elemento. Non ha senso. Sarebbe molto più semplice, ad esempio, regolamentare gli imballaggi: limitare l'uso di imballaggi complessi (plastica, con dentro metallo, con attorno carta... eh cazzo!). Oppure formalizzare un codice per riconoscere univocamente i materiali (ad esempio una sigla per distinguere plastica riciclabile da plastica non riciclabile). Niente di tutto ciò. Meglio confidare nel fatto che tutti abbiano tempo, risorse e competenze tali da risolvere il problema creato da altri.
- L'inquinamento atmosferico. E' dovuto a molti fattori, ma magicamente vengono presi in considerazione solo alcuni di essi. In primis l'auto. EuroX, EuroY, sanzioni, incentivi vari... ecologia o sovvenzione alla lobby metalmeccanica?
Avrei altre considerazioni, ma non mi dilungo oltre. Questo quadro è sufficiente per tratteggiare il dubbio che mi ha assalito: lo scopo dell'ecologia è veramente la tutela della natura? O è una grande trovata del marketing per influenzare le nostre scelte attraverso una potentissima leva sull'etica?
Da quando mi sono posto questa domanda, la mia visione dei messaggi ecologisti è cambiata... che cazzo di soluzioni suggeriscono? Fammi vedere bene se servono davvero per migliorare l'ambiente in cui viviamo...
Insomma, 'sta questione dell'ecologia per me è molto importante... ti rendi conto che c'è in ballo il destino del mio frigorifero?! Cazzo.