Cisterna

29 marzo 2007

Viacard diseducativa?

L'autostrada. La strada a prova di deficiente.
Non è necessario leggere i cartelli per usarla: basta seguire i verdi.
Arrivati all'ingresso, 2 opzioni chiare e distinte permettono di scegliere la direzione corretta. Niente capziosità: vuoi andare verso NORD o verso SUD? Verso EST o verso OVEST? Cazzo... avrai almeno una vaga idea di dove vuoi andare!
Dopo questa faticosa discernita, il meritato riposo per la mente. Un rettilineo con tante corsie che vanno nella stessa direzione. Facile no? ...prima o poi però dovrai uscire da questo luogo sicuro. E' difficile? Devo stare attento? E' sufficiente possedere un occhio funzionante per trovare lo svincolo corretto: ti piace guardare il panorama? Sulla destra ci sono i cartelli che con largo anticipo ti avvisano della prossima uscita. Le strisce sull'asfalto ti ipnotizzano? Sulla strada sono state riportate grandi frecce che ti segnalano la direzione da prendere. Le luci e i colori dell'altra corsia attirano la tua mente cefalitica? Perfino tra una corsia e l'altra è stata posizionata ad arte una segnaletica esaustiva. L'autostrada è facile. Scorre da sè, come una infanzia felice.
Il casello è il ritorno alla relatà. Tutto si complica. Una serie di porte. Tante modalità di pagamento. Esistono ancora segnali, ma le opzioni sono più sfumate, meno chiare. Pago in contanti. Ma pagherò ad un umano o a una macchina? Accetterà le mie banconote sgualcite? Ho una carta. Sarà accettata? Dovrò ricordare il PIN? Gli altri passano magicamente senza fermarsi. Che bello! Che facile! Anche io voglio. E' tardi. Ora non puoi farlo. Devi farlo con largo anticipo: raccogli informazioni, presenti domanda, compili moduli con dati tecnici sul tuo conto in banca... in poche parole purtroppo è difficile!
Questa articolata serie di opzioni divide naturalmente gli utenti dell'autostrada in 3 categorie distinte:
1- Il casual user: prende la coda più corta. Le altre scorrono più veloci. Cambia coda, anche a quel punto le altre code scorrono più veloci. E' un piano del destino: i casual users devono espiare. Visti dall'alto si spostano tutti, e per una trista casualità, formano gruppi dinamici in cui ogni coda è sempre più lenta delle altre. Un mistero. Un assurdo matematico. L'impegno per la ricerca della coda più veloce è totale. Assorbe ogni forza del casual user. Giunto al casello si renderà conto di non aver preparato i soldi. Il portafoglio è nascosto nel luogo meno accessibile dell'abitacolo. Il biglietto è andato perduto. Interminabili minuti di affannosa ricerca sotto lo sguardo accusatore del casellante... in quel momento i casual users più attenti intuiscono la ragione del flusso lentissimo delle loro code, in uno slancio di filantropia vorrebbero tornare indietro ad avvisare gli altri, ma non è più possibile. Anche gli altri saranno costretti ad espiare
2- Il super user: aveva previsto tutto. Ha diligentemente preparato la complicatissima documentazione ed ha guadagnato l'accesso alle meravigliose porte del telepass. Ha capacità superiori, ed è invidiato da tutti. Con fare tracotante supera sulla destra e guarda con dispezzo gli altri. Egli conosce i principi dell'evoluzione darwiniana, e pertanto già sa il terribile destino delle persone che sta sorpassando. Non è mosso da nessun istinto caritatevole, e ride compiaciuto guardando dallo specchietto retrovisore il casello che si allontana dietro la sua potente auto. Il suo delirio di potenza probabilemtne un giorno lo schiaccierà.
3- L'uomo qualunque. E' reduce da una lunga serie di crociate alla ricerca della fantomatica coda più veloce. Oramai è sfinito e disincantato. Il tempo profuso in quella folle ricerca gli ha impedito di completare gli studi, ed ora egli non è in grado di procacciarsi un telepass. Però ha una viacard. Non è in paradiso, e non è all'inferno... si è guadagnato il purgatorio della viacard. Giunge felice alla colonnina dopo una attesa tollerabile, e non trova collane di fiori o un cocktail di benvenuto. Non gli è riconosciuto nulla, neanche un saluto. Solo un ordine perentorio: introdurre la tessera. Sia fatta la volontà della colonnina. Cambiare verso alla tessera.
I modi cortesi non sono implementabili su questi apparecchi, cazzo?!?
E' curioso l'abbinamento di una voce femminile, con ordini perentori e modi di fare duri. Trattato di merda da una persona dolce. Davvero umiliante! Arrivederci e grazie. Guidi con prudenza. Un raggio di sole tra le nuvole nere. Una speranza. Lo sguardo dell'uomo qualunque si illumina. Un barlume di umanità. Pronto un saluto ed un ringraziamento alla colonnina, che però non risponde. Rimane fredda ed impassibile. Oramai ha avuto ciò che voleva. Sciò. Via. Raus. Camminare.
L'uomo qualunque non conosce la teoria di Darwin. In ogni caso egli probabilmente passerà attraverso le crudeli maglie della selezione naturale, ed un giorno si evolverà. Per sopportare la crudeltà della colonnina viacard diverrà più cinico, più calcolatore. Troverà la forza di affrontare la documentazione per il telepass, e guadagnerà le porte del paradiso. Purtroppo però quelle porte saranno attraversate da un uomo profondamente cambiato, che non avrà memoria del suo passato, nè pietà per i suoi ex-simili.
A questo punto una doverosa domanda: perchè l'educazione non viene implementata nelle colonnine del viacard?

20 marzo 2007

Il paradosso dei Testimoni di Geova

scocciatore al citofonoIl riposo domenicale è sacro. Oggettivamente sacro. Non è una cosa che mi sono inventato io: è un concetto riportato sulla bibbia.
Per questo durante il riposo domenicale mi potrei aspettare ogni tipo di scocciatore, tranne uno che vuole spiegarmi cosa c'è scritto sulla bibbia. Non ha senso. Mi prende per il culo?!? Quando apro la porta, il dubbio diventa certezza: mi sta prendendo per il culo. Io metto il massimo impegno per mascherare l'espressione rincoglionita di chi è stato destato dal sonno del giusto, lui con un cipiglio del cazzo mi porge un opuscoletto che si chiama svegliatevi!
Secondo te, che reazione può avere un povero cristo che si sveglia tutte le mattine ad orari da minatore russo del secolo scorso, quando nell'unico giorno di tregua viene svegliato alla stessa ora da uno che gli porge un giornaletto che si intitola svegliatevi? Dove immagini che verrà inserito a forza l'opuscoletto? A quel punto cambierà il cipiglio del cazzo? Il figurarmi la scena mi aiuta a percepire un minimo di sollievo. Un timido sorriso ebete si materializza sotto gli occhi rincoglioniti. L'espressione del pazzo.
Lo scocciatore male interpreta la situazione: convinto di aver fatto breccia nel mio cuore inizia l'indottrinamento forzato, sventolandomi in faccia le varie pagine del suo opuscoletto. Cazzo che articoli avvincenti! Finalmente scritte nero su bianco ci sono tutte le soluzioni a quelle questioni che nessuno si è mai posto...
Un bel coccodrillo. Ecco. Sì, devo procurarmi un bel coccodrillo. Non gli do niente da mangiare, e magari il sabato sera investo due orette a picchiarlo selvaggiamente. La domenica mattina poi lo aizzo contro 'sti personaggi. Quanti saranno? Mica possono essere tanti. Sono loro che interpretando letteralmente la bibbia, affermano che solo 144'000 persone si salveranno. Devono essere 144'000. Solo un coglione potrebbe aggregarsi per centoquarattaquattromila e UNESIMO: scoprire che non avrà speranza di salvezza e nonostante ciò rimanere... impossibile... solo un coglione. Guardo in faccia il personaggio davanti a me, tutto infervorato sui suoi articoli inutili, e inizio a dubitare: potrebbero essere anche più di 144'000.
Beh, ho qui uno di loro: gli domando!
"Scusi, voi testimoni di geova, quanti siete nel mondo? Siete più di 150'000?"
La risposta è ferma e sicura: certo che sì!
...ecco, infatti.
La mia domanda accende in lui una vana speranza: si fa avanti e mi chiede se lo faccio accomodare. Quanta sfrontatezza. Io ero comodo che dormivo nel mio letto. Dormivo il sonno del giusto descritto nella sua bibbia. Poi arriva lui e mi sveglia. Mi percula con il suo svegliatevi. Non pago, dovo aver definitivamente posto fine alla mia comodità, mi interroga affinché io agevoli la sua.
Dove si comprerà un coccodrillo? Magari lo prendo su eBay, e me lo faccio spedire con paccocelere3... così arriverà già bello e incazzato. Io dovrò solo consegnare il pacco al prossimo testimone di geova, chiedere la porta, e gustarmi la scena dallo spioncino.
Basta. E' ora di liquidare lo scocciatore. E' una impellenza. Gli spiego la mia situazione.
"Guardi, non le nascondo di essermi già documentato a riguardo della vostra religione. Non fa per me. Il vostro dio si chiama geova. Non è pratico. Non sono portato. Quando mi incazzo, è più forte di me: mi escono solo bestemmie standard. A volte, per prova, ho tentato di metterci dentro geova, ma vengono proprio male! Perdono mordente ed efficacia. Sono imprecazioni scialbe. Scusi eh, ma a che cazzo mi serve una religione che non riesco neanche a bestemmiare con trasporto? Lei ad esempio come fa? Usa formule diverse? Mi dica la sua bestemmia tipo... ma no... che fa? E' timido? Aspetti... la aiuto: ne tiro un paio a caso e vedo di indovinare... no, aspetti... non scappi proprio ora. Questo per me è un quesito importante! Mi segnali almeno su quale numero del suo opuscoletto viene trattato... aspetti... aspetti..."
Porca puttana che persona inutile: mi ha distolto dall'osservare un insegnamento della bibbia per esortarmi a seguire gli insegnamenti della bibbia. Non solo. Un dubbio avevo, ed un dubbio mi ha lasciato... girerò la questione ai suoi superiori: scriverò una letteraccia a svegliatevi!

14 marzo 2007

Pocoto Pocoto. Pocoto er cazzo

Ti sei mai soffermato ad osservare il fumo? Per me ha un fascino magnetico: parte lineare verso l'alto, con una traiettoria chiara e definita. Poi lentamente si modifica e traccia spire ed evoluzioni sempre più complesse ed imprevedibili. Alla fine si disperde. Svanisce. Il fumo racchiude qualcosa di determinato e indeterminato allo stesso tempo: si sa da dove parte, ed è facile immaginare la parte iniziale del suo percorso. Anche la fine di tutte le evoluzioni è scontata. La traiettoria invece è imprevedibile. Al più puoi seguirla con lo sguardo mentre si evolve.
Il fumo è una bellissima allegoria del destino. Il futuro più prossimo ed il futuro più remoto sono relativamente prevedibili. Tutto quello che c'è in mezzo invece è molto difficile da immaginare. L'evoluzione del destino, come le spire del fumo, ha una forte componente di imperscrutabilità. Sono fenomeni guidati dall'incertezza. Morale: secondo me è inutile tentare di programmare metodicamente e razionalmente il futuro. Meglio agire a cazzo.
Ecco lo spirito con cui qualche settimana fa ho risposto ad una email arrivatami da una società manifatturiera cinese che mi aveva contattato a causa di un malinteso. Stavano cercando un distributore per il mercato italiano. Una roba tipo una catena di negozi, o un grosso rappresentante. E io cosa c'entro con tutto questo? Nulla! La mia unica colpa è stata spargere con troppa veemenza il mio curriculum. Un loro collega europeo, convinto che stessero cercando un profilo totalmente diverso, gli ha fatto il mio nome.
La mia risposta, palesemente ispirata dall'azione a cazzo, è riassumibile nei seguenti punti:
a) In effetti, come avete giustamente notato dal mio curiculum, non ho competenze nel vostro settore.
b) Ho però competenze in altri settori, e, soprattutto, una possibile idea di sviluppo del vostro business, che sotto compenso potrei aiutarvi a sviluppare.
c) Segue poi la mia balzana idea, in cui descrivo il possibile piano. Sono tuttora convinto che l'idea sia valida, anche se indubbiamente originale. Non mi dilungo in noiosi particolari e dettagli. Per rendere il tono della proposta credo che sia sufficiente dire che nel piano era prevista (e giustificata) l'apertura di una piccola unità di produzione in Italia. In un periodo in cui il 90% dell'attività produttiva viene svolta in Cina, io sono andato a proporre ad una azienda cinese di produrre in Italia. Ho detto tutto. Più ci penso e più mi vien da ridere.
A questo punto il fumo del destino ha compiuto una evoluzione inattesa: a distanza di alcuni giorni i cinesi mi hanno risposto. E anche educatamente. Hanno valutato attentamente la mia idea, e ne hanno discusso. E' in aperta contraddizione con il loro attuale piano di sviluppo, ma ci hanno visto dentro qualche cosa. Mi hanno pertanto proposto un incontro. Non mi daranno neanche una lira, ma sarebbero lieti di aiutarmi nel caso in cui io decidessi autonomamente di sviluppare l'idea che gli ho proposto. A fronte del mio impegno, sarebbero disposti a concedermi la loro totale disponibilità, fino ad arrivare a contemplare la possibilità di concedermi l'esclusiva nazionale sui loro prodotti.
Non so ancora quali potranno essere le prossime evoluzioni del destino, ma in ogni caso quel che si è dipanato fino ad ora è sufficiente a rendermi felice. Non importa quello che succederà dopo. Si verdà. La parte divertente non è il fumo che si dissolve alla fine del percorso, sono le spire che si muovono liberamente componendo disegni imprevedibili.

08 marzo 2007

Citazioni 2.0: Fatti non foste...

Dante ruttanteDante Alighieri (qui accanto raffigurato mentre carica uno dei suoi celebri tuoni di ventre agli europei di rutti del 1294) è per me uno dei personaggi più affascinanti del Medioevo. Un vero genio. L'intuizione della sua grandezza la ebbi al liceo. Tutti gli altri autori del passato scrivevano tomi e tomi di roba. Dalla loro mega-produzione venivano poi estratti 2 o 3 brani interessanti, che finivano nelle varie antologie. E tutto il resto? Accantonato. Inutile. Gli amanuensi si son fatti un culo fotonico per nulla. Se lo sapevano, si limitavano a copiare i 2 o 3 brani importanti, e potevano poi andare a bersi una birretta con gli amici.
E Dante? Lui no. Lui ha avuto l'idea più bella del mondo: ha scritto la Commedia. Non è mica un'opera sterminata. Credo che fatta e finita gli sarà uscita fuori tipo 80-100 pagine. Poi ha confrontato il suo lavoro (un plico sottile) con quello degli altri (tomi e tomi di roba). Sicuro avrà pensato: "Che figura di merda! Ho scritto poco"(cit.). Però giustamente non aveva testa di mettersi lì a scrivere ancora... c'era Beatrice da andare a prendere. Nella sua opera c'era già tutto il necessario per fare colpo sulla donzella e passare una serata della madonna... era il caso di mandare una bella serata dal culo per competere con quattro sfigati?
A questo punto, secondo me, il suo lampo di genio. Io mi immagino Dante sotto casa di Beatrice che la aspetta con la Commedia in mano. Lei, come tutte le donne, lo fa aspettare. Lui ha l'intuizione della vita: 4 modifiche in croce che gli cambieranno il destino. Cambia un po le parole in modo che qua e la non si capisca un cazzo. Citazioni ermetiche, dire e non dire...
Poi cambia il nome: Divina Commedia. Geniale. I posteri, incuriositi dal titolo, hanno iniziato a leggerla. Poi quando non capivano una cosa provavano a dare una loro interpretazione. La scrivevano sotto forma di nota, per meglio esplicitare ciò che credevano essere la bellezza nascosta della divina commedia. I posteri gli hanno allungato l'opera gratis. Hanno aggiunto aneddoti, sfumature, spiegazioni. Porca miseria: la divina commedia è la versione beta della wikipedia!
Nel tempo le sue 80 paginette (che per gli amanuensi erano un gioco da ragazzi) son cresciute fino a diventare un tomo di tutto rispetto farcito di note autorevoli. Nesssuno ha mai avuto il coraggio di trascurare una parte dell'opera, perchè non avrebbe fatto un torto solo a Dante, ma a tutta la sua community notaiola!
Io al liceo avevo 4 libri di italiano: una antologia in cui si ammucchiavano tutti gli sfigati, e tre libri specifici (uno per ogni cantica) per la Divina Commedia di Dante. E, smacco degli smacchi, Dante la sera che ha finito la Dinina Commedia è uscito a divertirsi, mentre gli altri autori competevano tra loro in una sfida persa in partenza. Con il chiaro intento di prenderli per il culo, Dante nascose tra i versi della sua opera una frase poi travistate e divenuta celebre:

Fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza


La sua era una gag! Però il divino Dante secondo la community non poteva essere cazzone. Doveva essere un grande poeta, un poeta serio. Così hanno sempre dato per buona la sua frase.
A distanza di tanti anni però, è giusto emendare la frase di Dante. Attualizzarla, ripulirla dal tono snob e spocchioso, restituirle freschezza e simpatia. Con grande piacere chiudo dunque i 700 anni di wiki sulla Divina Commedia con una nota che redime la simpatia del buon vecchio Dante. Dante l'allegro scoreggione scrisse la suddetta frase per schernire gli amici. In verità il testo originale avrebbe dovuto essere:

Fatti non foste per viver come bruti... però non temete: grazie ad una naturale propensione alla versatilità, ci riuscirete senza sforzo alcuno. Al truc! Festa...

02 marzo 2007

Ancora su "TUTTE LE DIREZIONI"

orta_di_ime...la critica fine a se stessa è una attività molto popolare e divertente. Ma è la sorella povera della critica costruttiva. E' facile criticare, molto meno facile proporre una soluzione. Ecco la ragione di questo post: vorrei emendare la mia critica al cartello tutte le direzioni (vedi post pubblicato il 29 Novembre), con alcune possibili soluzioni in linea con l'insulso cartello.
Per limitare la diffusione del famigerato tutte le direzioni, io propongo una serie di segnali diversi, da posizionare nella direzione alternativa a quella indicata da tutte le direzioni. Ecco alcune proposte:
a) NESSUNA DIREZIONE
b) STRADA INUTILE
c) NON PER DI QUA
d) OMMIODDIONONFARLO
e) QUESTA STRADA NON ESISTE
f) QUESTA STRADA E' UNA DEMO
g) DIREZIONE SBAGLIATA
h) SOLO GLI ALTRI
Ora l'ANAS e le amministrazioni comunali non hanno più scuse: ho anche proposto delle possibili opzioni per alternare l'uso dello stupido cartello con altri segnali analoghi. Segnali che risulteranno sicuramente più popolari dell'ormai abusato tutte le direzioni. Del resto l'annosa questione del cartello abusato genera ampi scontenti, come è testimoniato anche dal nuovo blog partorito dalla mente disturbata dell'amico che ha inviato la bellissima foto che puoi vedere in alto (al centro di recupero si fa chiamare Manoel, e puoi visitare il suo blog presso http://nessunadirezione.blogspot.com/). Una fulgida dimostrazione che tutte le direzioni ha fatto il suo tempo. Ribellati anche tu al suo strapotere: chiedi in comune l'installazione di un segnale alternativo!
Aut. Min. Ric. - Leggere attentamente il prospetto informativo -

01 marzo 2007

Job Quest: cambiare lavoro.

Panta rei. Tutto scorre. Tutto cambia. L'acuta osservazione di Eraclito è un faro nella nebbia della mia vita. L'unica certezza nel mio destino. Tutto evolve, si modifica, prosegue oltre... credo che sia inutile tentare di fissare dei capisaldi assoluti e immutabili. Restare passivi nella speranza che la propria vita si cristallizzi. Probabilmente l'unica costante in cui credo è il cambiamento.
Il mio cambiamento fisiologico di questo periodo è legato al lavoro: qualche tempo fa ho realizzato che è giunto per me il momento di guardarmi attorno, soppesare proposte, valutare opzioni. Mi sono pertanto avvicinato con curiosità al variopinto carrozzone delle offerte di lavoro. Il regno della vera commedia dell'arte. Un ambiente in cui vigono regole criptiche. Da questo regno dell'assurdo, è mia intenzione riportare un piccolo documentario a puntate, che prenderà il nome di Job Quest. Una sorta di prontuario, una guida redatta con una doppia finalità: aiutare chi sta per avvicinarsi alle contorte spire della gestione delle risorse umane, e descrivere sommariamente questo mondo alle persone che non avranno occasione di conoscerlo direttamente.
Al primissimo approccio, la curiosità che nota chiunque si avvicini all'universo parallelo delle offerte di lavoro, è il linguaggio vago ed incomprensibile. Un misto di italiano che non dice un cazzo e di inglese che non dice un cazzo, ma in modo più professionale.
E' assolutamente normale trovare annunci del tipo:

Nota azienda leader nel proprio settore di riferimento ed in fase di forte crescita ricerca urgentemente una risorsa da inserire nel proprio organico con la mansione di JUNIOR WAREHOUSE & LOGISTIC ACTIVITIES RESPONSIBLE ASSISTANT

Un paio di considerazioni su questo annuncio:
a) L'azienda deve essere veramente scarsa: leader nel proprio settore di riferimento è il minimo sindacale che si regala ai pezzenti. Non si tratta di una dichiarazione falsa, ma di una sottile capziosità: la peggior azienda del mondo, ad esempio, è LEADER nel proprio settore di riferimento, ovvero i prodotti scadenti che porteranno l'azienda alla bancarotta entro l'anno.
b) In fase di forte crescita: l'azienda è piccola.
c) Urgentemente. E' un intercalare tipico di questo universo. Non vuol dire nulla. Si usa per arricchire la frase. Non è in alcun modo collegato al significato della parola stessa.
d) Junior. Significa che stanno espressamente cercando persone senza esperienza. Questo co-implica:
- Tempo determinato, e miraggio di possibile futura assunzione.
- La mansione, comunque, ha un possibile seguito. Non è immondizia assoluta.
- Contratto di riferimento: schiavo egizio addetto trasporto blocchi in pietra
- Mansioni iniziali incredibilmente fedeli al contratto di riferimento
e) WAREHOUSE & LOGISTIC ACTIVITIES RESPONSIBLE. Ecco il famigerato inglese dall'aria professional. Il modo più diffuso per buttare fumo neglio occhi del possibile candidato. Suona bene. Ha un sentore di mansione importante. In realtà molto spesso è solo un modo per restare vaghi. Tipicamente sono mansioni che significano tutto e niente. Il paper manager può essere tanto il responsabile chiave di una azienda cartiera, quanto l'ultimo povero stronzo addetto alle fotocopie. Per la cronaca, la mansione qui citata è un vago "personaggio che si occuperà di magazzino e spedizioni". A che livello? Non è dato sapere... questa non è comunicazione: è professional english!
f) Assistant. Questa è una parola civetta. Viene nascosta in fondo alla mansione, e ne stravolge il significato. Assistant rende privo di significato tutto ciò che veniva prima (tranne junior), per trasformare la mansione in segretariato. Mirabile esempio di comunicazione contorta... Chi cerca lavoro di segretariato probabilmente scarterà questa mansione perchè sembra un lavoro diverso. Altre persone, convinte di aver trovato la mansione ricercata, si troveranno a sostenere un colloquio per una attività diversa. Faccio notare l'ironia beffarda della definizione selezione del personale.

Se credi che quanto qui descritto sia romanzato, prova a curiosare nei vari siti specializzati (monster, cambiolavoro, jobespresso...). Questa attività sarà sicuramente un ottimo esercizio per affinarsi nelle magiche tecniche della non-comunicazione. Una competenza che torna sempre utile:"no, non sei grassa... anzi, sei longilinea rispetto ad alcuni settori specifici di riferimento". Voilà. Grazie al variopinto carrozzone delle offerte di lavoro, anche oggi ho imparato qualcosa.