Cisterna

30 novembre 2006

Adotta un guastatore: l'autogrill

Hai a che fare con una persona insopportabile? Vorresti vendicarti? Ti serve un suggerimento per farlo in modo originale?
La rubrica adotta un guastatore nasce su segnalazione di Stefs (ciao Stefs) appositamente per sopperire a questa esigenza. Se avrai occasione di applicarla, ti prego di postare un piccolo resoconto...

L'autogrill
Difficoltà: facile
Materiale richiesto: nulla
Offensività: media, ma prolungabile nel tempo
Preparazione:
Attendere pazientemente un sopruso dalla vittima. Fingere di essere stato profondamente toccato dall'evento, ed iniziare, con tono mesto e rassegnato, un discorso simile al seguente: "Non ho parole. Non ho armi per controbatterti. Hai addirittura un qualcosa di simpatico... non so... mi ricordi l'infanzia, le vacanze al mare... il lungo viaggio in autostrada con i cuginetti... l'autogrill con tutti i suoi pittoreschi prodotti... la fortissima voglia di pisciare che finalmente veniva soddisfatta... sì, ecco... mi ricordi il cesso dell'autogrill! Ti vedo e percepisco la fragranza del luogo. La percepisco distintamente!"
Se vuoi esagerare, mentre la vittima cerca di rispondere, puoi ignorarla ed andartene, lasciando una moneta nei suoi pressi e complimentandoti per la pulizia nonostante la fatiscenza.
A questo punto la parte difficile del lavoro è finita, ed inizia quella divertente...
Tutte le volte che ti aggrada, potrai divertirti con gag offensive tipo:
1. Sorridere, alzare il pollice in stile OK, poi inclinare in avanti il dito e fare il rumore dello sciacquone. Magari imitando anche il rumore.
2. Fingere di voler scrivere sulla sua fronte un messaggio con un pennarello, in stile autogrill
3. Posizionare in prossimità della vittima un piccolo cesto di vimini con la scritta "Grazie" e qualche moneta
4. Avvicinarsi alla vittima e compiere platealmente il gesto di metterle in tasca un disco deodorante solubile (le caratteristiche "pastiglie" che si buttano nel cesso... hai presente?)
5. Come sopra ma con il deodorante solubile che si aggangia al bordo della tazza... questa variante è molto pratica e facile da realizzare. Per i più esigenti segnalo la possibilità di utilizzare un deodorante usato!
6. Recuperare in profumeria una confezione regalo di prodotti di bellezza (shampoo, profumo, cosmetici, creme...), sostituire il contenuto con prodotti per la pulizia del bagno, e regalarla a Natale alla vittima.
7. Ogni volta che fai un viaggio, scatta una foto del cesso di Autogrill più squallido che incontri, imbustala e spediscila alla vittima con la dicitura "Gli ex-colleghi con ammirazione ti ricordano. Torna"

...gli sviluppi di questo scherzo sono tantissimi. So che la tua perversa fantasia partorirà altre mille varianti. Non resta che metterlo in pratica. Vai e colpisci... :-D

29 novembre 2006

Tutte le direzioni

La consuetudine spesso maschera la realtà. Sedimenta sull'assurdo uno strato di credibilità. Un caso eclatante del fenomeno secondo me è rappresentato dal cartello "tutte le direzioni". Ne hai mai visto uno? Ti sei mai soffermato a pensare alla stupidità di quel segnale? Che significa tutte le direzioni? Allora a che ca220 serve l'altra strada? E soprattutto dove porta, visto che è l'alternativa a tutte le direzioni? Deve portare in un non-luogo. In un posto diverso da ovunque. E se volessi essere fiscale, visto che sto andando in tutte le direzioni, sto anche tornando indietro... ma allora ho sbagliato strada! Quindi la direzione corretta è la strada alternativa, quella che porta nel non-luogo. A 'sto punto, per andare in un non-luogo, tanto vale che me ne stia comodo a casa, che peraltro, essendo un luogo reale, è proprio uno dei luoghi in cui conduce il cartello tutte le direzioni. Il segnale già sapeva.
...ma che segnale è?! Che servizio offre?!
Io mi domando:
1. Quello che ha ideato 'sto segnale, è tutto stronzo?!
2. I comuni che lo installano, non si sono mai soffermati a pensare a quanto sia stupida quella scritta?
3. Gli automobilisti non si sentono un po presi per il culo?
Nulla. Indifferenza generale. Forse sono io che esagero. Dovrò adeguarmi. Far finta di aver capito, come quando a scuola ci si vergonava di non aver inteso una spiegazione chiara per tutti gli altri...
Io non capisco, ma mi adeguo. Fingerò indifferenza quando passeggiando per strada vedrò un automobilista accostare, abbassare il finestrino e chiedere:"Scusi, per tutte le direzioni sono giusto?"
Che c'è di strano? Nulla. Darò un occhiata al cartello, risponderò, saluterò cortesemente ed imboccherò con serenità la strada alternativa...

18 novembre 2006

L'inesperto consiglia: I Love Huckabee

Blockbuster per me è un rituale: gli passo davanti, vedo le luci colorate, entro, ammiro il cibo spazzatura, curioso tra gli scaffali. So che desidero, ma non so cosa desidero. Vago cercando di scoprirlo, ma invano. Sensazione strana... sicuramente figlia delle magie del markenting! Alla fine esco scorato, accompagnato dall'immancabile sguardo accusatorio dei commessi: "cheffai? entri e non compri? Ma non hai niente di meglio da fare?!? BARBONE!!!"
Per evitare l'umiliazione spesso rubo un DVD e mi faccio scoprire: "avete visto? Non ero entrato solo per cazzeggiare! Vedete cosa ho qua?"
Nella mia ultima scorribanda, finalmente, qualcosa è cambiato: sono stato attratto da un film e l'ho affittato. Peraltro giunto alla cassa mi sono accorto di non avere mai avuto la tessera di blockbuster. Ho dovuto farla davanti agli occhi attoniti dei commessi.
Ad ogni modo, il film in questione si chiama I love Huckabee, lo hai mai sentito nominare? E' bello. Ed è molto originale. Lo consiglio caldamente.
Racconta la storia di una persona che decide di risolvere i propri dubbi sul senso della vita rivolgendosi a una coppia di investigatori esistrenziali.
Una storia non banale, una trama non a prova di deficiente, e come cigliegina sulla torta... non c'è l'immancabile storia d'amore in mezzo. Un mezzo miracolo narrativo: un film senza storia d'amore. Da non credere!
Non proseguo oltre nella descrizione: è inutile infarcirla di episodi, aneddoti ed altre amenità pallose da leggere: se il film ti incuriosisce, vedilo e poi mi dirai cosa ne pensi. Se ti sembra una cagata, lascialo dov'è: ti faccio amico ugualmente :-D

13 novembre 2006

Pop-Tour in Paris: Le 00-Toilette

Il mio nome è Bond, James Bond... mi potrebbe indicare il bagno per cortesia?
A Parigi gli agenti segreti hanno fatto scuola: nei locali del centro è normale trovarsi di fronte una porta del bagno simile a quella qui raffigurata. Un prezioso codice segreto divide l'esigenza fisiologica dal suo compimento. Due volte affascinante. Una corsa contro il tempo e una porta con combinazione. Dove sono gli sceneggiatori di Holliwood quando servono?!?
Sono stati loro, in fondo, a enfatizzare tanto il fascino della cassaforte protetta da una combinazione. Che grande trovata: la sicurezza della cassaforte non è assicurata da un mezzo fisico, ma da uno intellettuale. Tutti potenzialmente possono aprirla, ma solo chi conosce la combinazione può effettivamente farlo. E allora ecco che fioriscono i vari ladri-gentiluomini con stetoscopio, che in un gesto mistico ricercano il tassello che li divide dal tesoro...
Influenzato dai tanti film visti in passato, ammetto di essermi sempre divertito tantissimo ad andare in bagno a Parigi. Puoi immaginare la soddisfazione che provi a risolvere un'impellenza fisiologica attraverso il superamento di una porta con codice segreto? Bellissimo!
L'unico vero e grande pericolo è quello di farsi prendere troppo la mano: stetoscopio nelle orecchie, sguardo interrogativo e sperduto mentre giaci in ginocchio e gocciolante in una imbarazzante pozza... cheffigura!
Ora comunque ho la coscienza a posto: ti ho avvisato. A questo punto, per il tuo prossimo viaggio a Parigi non mi resta che augurarti un grande divertimento e una lunga serie di successi di fronte alle 00-Toilette!

07 novembre 2006

Pop-Tour in Paris: Striscia la Cisterna

Non ti è mai capitato di ammirare la foto di un amico, in cui egli sorregge inspiegabilmente la Torre di Pisa? Miracolo. Stupore. Ammirazione. Come avrà fatto?
Beh, questo è il mio momento di gloria! Prima di striscia la notizia ti svelo in esclusiva l'arcano. In realtà si tratta di un trucco. Deluso? Ebbene sì, è un trucco. Il tuo amico è un impostore. Da oggi in poi diffida di lui!
Nell'immagine qui riportata puoi vedere la realizzazione del subdolo inganno: le 2 ragazze giapponesi dalla postura innaturale sono giudate da una complice (quella che ha in mano una macchina fotografica). Ella è la mente perversa che guida la truffa: controlla e dispone le due sventurate in modo che apparentemente esse sorreggano i lati della piramide del Louvre. In realtà, come puoi vedere, la piramide non si trova tra le loro mani. E' altrove. Ben più indietro. Non la stanno toccando veramente. Maledette ingannatrici. Vi ho sputtanate una volta per tutte, e me ne vanto. Non ho paura delle possibili ritorsioni del racket della fotografia ingannevole. Io sono al di sopra di certe bassezze!
Ricordatevi tutti e prendete esempio da me: la prossima volta che un sedicente amico vi mostra una immagine in cui sorregge un monumento, diffidate di lui e ribellatevi. Egli non possiede i poteri soprannaturali che vuole farvi credere. In realtà è un pericoloso impostore... percuotetelo ripetutamente e senza pietà fino a quando non stramazzerà esanime al suolo. Avrete reso un servizio all'umanità. A quel punto fatevi ritrarre orgogliosi con un piede fieramente posizionato sul suo cadavere. Potrete bullarvi pubblicamente, e ne avrete ben d'onde!

03 novembre 2006

Pop-Tour in Paris: episodio 5

Quando l'entropia avrà completamente consumato l'ordine, ed il caos regnerà indisturbato nell'universo, io non farò una piega. E sai perché? Semplice: mi alleno. Vivo e agisco nel disordine. Io non sono disordinato. Sono previdente.
Modestamente cisterna vanta un rigido disordine. Disordine che prevede ora un nuovo episodio di pop-turismo parigino.
Parigi è famosa per molte cose: la Torre Eiffel, il Louvre, Notre Dame, i Campi Elisi... Tra i classici parigini però ce n'è uno che tutti conoscono, ma a cui pochi rendono omaggio. Alludo, ovviamente, al clochard.
Il clochard parigino è famoso nel mondo. E' noto, è popolare... è a suo modo una star. E nessuno lo considera. Meraviglie del marketing e scempi della sua assenza!
Porre rimedio a questa mancanza è comunque facilissimo per tutti: è sufficiente ricordarsi, prima della classica navigazione sulla Senna, di fare un giro sotto i ponti. E' incredibile: qui è possibile ammirare questi autentici monumenti viventi, e le loro abitazioni, in assoluta tranquillità. E' possibile fotografare, toccare... in un eccesso di feticismo rubare qualsiasi cosa qui. Altro che Louvre! Una visita impagabile. Sedersi sulla sedia originale di un vero clochard, camminare nella sua abitazione di fortuna, curiosare tra i suoi oggetti. Una esperienza unica. Accompagnata qua e là da un rassicurante sapore di lieve cinismo. Una esperienza concreta e spirituale allo stesso tempo. Un ricordo infinitamente più intenso e stupefaciente della tanto blasonata torre arrugginita! Un evento, almeno al momento, gratutito. L'esperienza definitiva a Parigi. Consigliato caldamente a tutti. Accorrete numerosi prima che perda intensità e diventi un costosissimo must di tutti i tour organizzati...

02 novembre 2006

Il Fuoriclasse Argentino

Qualche sera fa ero a cena in un ristorante argentino di Santiago. Eravamo una tavolata numerosa e ben assortita. Arriva il cameriere, ci porge i menu ed attende le nostre comande. Partono a raffica gli ordini: i piatti più disparati, cotture personalizzate, contorni assortiti, bevande varie... il cameriere ci osserva e non prende nota.
Lo guardo attonito e mi chiedo perché non si stia dando da fare con un taccuino. Mi risponde un cileno che mi spiega che quello non è un cameriere normale: è un cameriere argentino. Qui in Sud America i camerieri argentini sono rinomatissimi, ed è un vanto riservato solo ai locali migliori averne qualcuno. In pratica 'sti fenomeni ricordano TUTTO a memoria.
In effetti dopo qualche minuto arrivano i nostri ordini. Il cameriere ce li serve senza chiedere conferme: ad ogni persona il piatto giusto. Mi ha stupito...
La vera magia però la fa con le bevande. Ci porta le varie bottiglie, ce le mostra, ci serve un bicchiere e se le porta via. Durante la serata, man mano che i bicchieri si svuotano, lui arriva e rabbocca. Sempre la bevanda giusta alla persona giusta, e sempre senza conferme.
Tra un piatto e l'altro, con grande delicatezza fa sparire le briciole dal tavolo. Non fa spostare nessuno e non chiede permesso: studia i movimenti e agisce repentino approfittando degli spazi lasciati liberi.
In ogni istante, con una regolarità soprannaturale, se alzi gli occhi per chiedergli qualcosa, lui c'è. Sembra che ti stesse aspettando...
Incredibile. Per me e per i miei colleghi il cameriere è diventato l'attrazione della serata. Lo abbiamo messo alla prova su tutto: cambiando idea, prendendo bevande e cibi simili ma con opzioni personalizzate, sbrciolando senza pietà... un mostro: un fenomeno soprannaturale. Non ho altri termini per descrivere quel cameriere!
Dalla serata sono scaturite 3 considerazioni assolute:
1) Da oggi in poi avrò una ragione in più per caricare di miseria i camerieri responsabili di quelle scene patetiche in cui in un tavolo di 2 persone il cameriere arriva a sproposito, interrompe la discussione tra i commensali e solleva la stupida questione "chi ha ordinato questo?". Ca220ne, quello è il tuo lavoro, vergognati!
2) Mai insultare un cameriere argentino... egli sa perfettamente su quale piatto far ricadere la propria vendetta
3) Il vero fuoriclasse argentino non è calciatore, è cameriere. Punto.